Alberghiero Wojtyla Catania, Ok rientro in presenza ma resta nodo trasporti - QdS

Alberghiero Wojtyla Catania, Ok rientro in presenza ma resta nodo trasporti

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Alberghiero Wojtyla Catania, Ok rientro in presenza ma resta nodo trasporti

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giovedì 09 Settembre 2021

In questa intervista la preside dell'Ipsseoa Karol Wojtyla di Catania, Daniela Di Piazza, spiega come si sono organizzati per l'inizio dell'anno scolastico e quali nodi restano da sciogliere

Con la riapertura imminente delle scuole e l’obbligatorietà del green pass per il personale, gli istituti si stanno organizzando per riaccogliere i ragazzi in sicurezza. QdS.it continua il suo viaggio all’interno delle scuole per far raccontare ai dirigenti scolastici i temi più importanti in merito al rientro in classe. Oggi abbiamo sentito Daniela Di Piazza, preside dell’Ipsseoa “Karol Wojtyla” di Catania.

Preside Di Piazza, ci
siamo quasi all’inizio del nuovo anno scolastico, come vi siete preparati al
rientro in classe?

“Ci siamo preparati, chiaramente, nel rispetto di quelle che
sono le norme vigenti in materia di sicurezza covid, con tutti i dispositivi
legati all’emergenza. Manterremo anche la differenziazione degli ingressi. Dalla
ricognizione che stiamo facendo dovremmo avere tutto sotto controllo rispetto a
quelli che sono i parametri ad oggi indicati dal Ministero. La ricreazione
avverrà con degli spazi dedicati all’esterno in maniera da distribuire
equamente gli studenti in modo che non si assembrino in un solo spazio.
Rientrando a numero pieno, quest’anno non ci sarà l’organico covid. In qualche
classe più numerosa, non avremo i docenti utili per sdoppiare le classi. Ecco
questo è uno dei nodi che speriamo di sciogliere al più presto.”

Capitolo green pass,
avete riscontrato problemi?

Fino ad oggi
tutto si è svolto assolutamente senza alcuno tipo di problema, e su questo
punto sono ottimista anche il futuro. Se emergerà qualche criticità lo
scopriremo solo strada facendo. Ma fino ad ora è tutto sotto controllo. La
piattaforma per il controllo dei green pass che arriverà dal Ministero la
prossima settimana, ci aiuterà a velocizzare le procedure.”

Resta il nodo
trasporti…

“Ieri a questo proposito abbiamo avuto una riunione con
l’ambito territoriale di Catania, in vista del tavolo della Prefettura che si
svolgerà tra oggi e domani per affrontare il tema dei trasporti, e quindi il
pendolarismo degli studenti. Un problema annoso già presente l’anno scorso.
Sotto questo punto di vista restano ancora dei punti interrogativi per ovviare
a questa criticità che con le scuole a pieno a regime avremo circa lo
scaglionamento degli ingressi. Questo crea un disagio per tutte le scuole, in
particolare per gli istituti come il mio dove ci sono sette ore, e avere dei
gruppi con orari differenziati capirà che è un grattacapo non da poco.”

Niente mascherine in
classe se in classe tutti vaccinati. Lei è d’accordo con questa idea avanzata
dal governo? O bisogna ancora rimanere più cauti?

“La cautela è sacrosanta. Una situazione con una classe di tutti
vaccinati ad oggi è difficile da immaginare, quindi si dovrà ricorrere alla
mascherina. La prudenza è una strada sempre da percorrere. Anche se c’è
l’areazione costante è chiaro che è parliamo sempre di un ambiente chiuso o
quasi. A questo proposito ho acquistato con i fondi dei sanificatori per tutte
le classi e adesso abbiamo altri finanziamenti ad hoc per potere comprare altri
dispositivi. Ma miracoli non se possono fare, quindi manterremo sempre un
profilo di grande cautela.”

Quanto è stato
complicato gestire una scuola in una situazione senza precedenti come quella di
una pandemia?

“Ho una grande scuola e molto complessa. Il mio è un indirizzo
impegnativo, in quanto, essendo un professionale, prevede tutta una catena di
relazione col mondo del lavoro. L’utenza ha bisogno di particolari accorgimenti
e attenzioni, quindi sì, è stato molto impegnativo. Mi sento di ringraziare
tutto lo staff della dirigenza, del personale, dei docenti, che in tutti modi,
anche a distanza ha con le unghie e con i denti ottimizzato ogni aspetto. C’è
stata una grande forza significativa da parte di tutte le componenti della
scuola. La pandemia è un problema che ha investito a 360 gradi la scuola. Il
preside è la figura di riferimento di una scuola ma da soli non si va da
nessuna parte e lo spirito del lavoro di squadra da noi non è mai mancato. Adesso
siamo pronti ad affrontare un altro anno scolastico, sperando fili tutto per il
verso giusto. Siamo pronti a tornare di nuovo in trincea.”

Marco Carlino

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