Le ultime violente mareggiate hanno fatto danni da Agrigento al messinese, passando per Catania dove sul lungomare si è aperta una voragine
Le spiagge della Sicilia sono in via di sparizione. La prima causa è dovuta ai cambiamenti climatici che stanno acuendo il fenomeno delle mareggiate violente lungo le nostre coste. In passato la Sicilia veniva colpita raramente da eventi eccezionali. Adesso sono la prassi e ogni anno le coste sono soggette a fenomeni di erosione che stanno raggiungendo il punto di non ritorno se non si interverrà con urgenza.
Al secondo posto, tra le cause, c’è, però, la mano dell’uomo che ha costruito in aree dove prima c’erano tratti sabbiosi, ha impoverito in fiumi che durante l’epoca gli antichi romani erano addirittura navigabili, contribuendo a impoverire l’apporto di sedimenti sino al mare e continua a consumare territorio che prima o poi il mare si riprenderà. Gli esempi di quanto sta avvenendo sono sotto gli occhi di tutti. Alle Eolie nel corso degli ultimi anni è sparita la rinomata spiaggia di Pollara immortalata nel film “Il postino” di Troisi.
Recentemente il lungomare della frazione di Acquacalda, in territorio di Lipari, è stato interessato da violente mareggiate a raffica che hanno parzialmente distrutto il lungomare. I lavori di protezione già finanziati nel 2019 con un intervento d’urgenza dalla Protezione civile sono ancora nel cassetto del Comune eoliano che non ha ancora definito il progetto con la Protezione civile regionale. Sul lungomare di Capo D’Orlando è sparita buona parte della spiaggia e c’è in itinere un progetto di protezione. A Campofelice di Roccella a due passi da Termini imerese i marosi stanno mettendo a rischio alcuni grandi e rinomati alberghi della costa. Persino la celebre Scala dei Turchi di Realmonte è messa a rischio dai marosi perché il fiume Himera non ha più quella portata di detriti che aveva in passato…