Amts, la sfida per la mobilità sostenibile accende su Catania i riflettori nazionali - QdS

Amts, la sfida per la mobilità sostenibile accende su Catania i riflettori nazionali

Chiara Borzi

Amts, la sfida per la mobilità sostenibile accende su Catania i riflettori nazionali

giovedì 25 Aprile 2024

Il viceministro Bignami e i vertici di altre partecipate locali al convegno organizzato dall’Azienda etnea e dal Comune. L’amministratore unico Bellavia: “Dobbiamo puntare a una maggiore connessione intermodale tra i vettori”

CATANIA – Le aziende di trasporto urbane italiane vogliono fare sistema, anche spinte dall’input di Amts, azienda catanese dei trasporti urbani. La città di Catania non è in linea con gli standard europei, ma il canale di dialogo aperto con il governo nazionale porterà fondi e quindi progettualità per stimolare la mobilità sostenibile a Catania.

Convegno nazionale dedicato alla mobilità organizzato da Amts

Non a caso, in occasione del convegno nazionale dedicato alla mobilità organizzato da Amts a Palazzo della Cultura, è stato presente il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami. “Catania è sempre stata un esempio per la mobilità sostenibile, con tentativi ambiziosi che, nel tempo, si sono concretizzati, divenendo esempi virtuosi. Andremo con il sindaco alla Zona industriale per visitare un sito in cui attivare una stazione di fotovoltaico per l’alimentazione dei bus” ha spiegato Bignami. Si tratta di un potenziamento al progetto “R8 – Rimessa della zona industriale” presentata dall’amministrazione lo scorso marzo. Quest’ultimo è un piano realizzato con la spesa dei fondi Pon Città metropolitane 2014-2020 (Pon Metro) – Asse 6 – Operazione CT 6.1.2b “Conversione green del parco mezzi Amts”.

Nel 2024 si completa il percorso di transizione

Anche per questo “il 2024 sarà certamente il completamento di un percorso di transizione che da qualche anno stiamo immaginando – ha spiegato l’amministratore unico Giacomo Bellavia – oggi iniziano le celebrazioni del 60° anniversario dell’azienda lanciando temi concreti”. Temi concreti che si riassumono nel completamento delle infrastrutture necessarie a Catania, ha confermato l’amministratore unico Amts, e nel rilancio del tema di miglioramento del servizio.

A riguardo Bellavia ha spiegato: “Dobbiamo puntare ad una maggiore connessione intermodale con i vari vettori, che fanno servizio di mobilità su ferro e su gomma”. Per questo stesso obiettivo, e per la volontà di fare sistema, hanno partecipato al convegno anche il dirigente generale del Dipartimento Tpl del Mit e gestore di Fce, Angelo Mautone, insieme agli ad dell’Atm di Milano Arrigo Giana e l’Azienda napoletana mobilità di Napoli Nicola Pascale. E inoltre Daniele Diaz della direzione business regionale e Sviluppo intermodale Tpl. La realtà di Milano è sicuramente quella più competitiva tra tutte.

“Il trasporto pubblico deve essere attrattivo – ha spiegato in collegamento con Catania Arrigo Giana di Atm – il nostro competitor è l’auto privata. La nostra capacità di mercato si misura nella capacità di soddisfare la domanda di mobilità pubblica, che a Milano è del 70%”. Arrivato al convegno per la conclusione dei lavori, il sindaco di Catania Enrico Trantino ha spiegato: “Non è edificante per una città come Catania aspettare per 46 minuti un autobus alla fermata, ma questo non dipende né da Amts, ma dal Comune che deve contribuire con un aumento dei mezzi”.

Il sindaco Trantino ha ammesso: “Dobbiamo migliorare il servizio, eliminare le condizioni che non permettono facilmente di introdurre nuovi sistemi di mobilità”. La “rinascita di Catania è un processo di partecipazione progressiva, dobbiamo dare risposte ai cittadini”. Sulla pedonalizzazione che l’amministrazione sta mettendo in atto, non ultimo con la chiusura alle auto di Piazza Francesco, Trantino ha aggiunto: “Rischiamo di pedonalizzare la città, ma non di sostenere le richieste di traffico urbano, dobbiamo essere all’altezza di questo processo”.

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