Assegno Unico, dal 2024 maggiorazione con il secondo figlio - QdS

Assegno Unico, dal 2024 importo più alto a partire dal secondo figlio: le ipotesi del Governo

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Assegno Unico, dal 2024 importo più alto a partire dal secondo figlio: le ipotesi del Governo

Salvatore Rocca  |
venerdì 15 Settembre 2023

Possibili novità a partire dal 2024 per i percettori dell'Assegno Unico, anche in presenza di un secondo figlio. Cosa accadrà.

Il Governo Meloni è al lavoro per le nuove misure dedicate alle famiglie che potrebbero essere inserite nella Manovra 2024. Come ribadito recentemente dalla stessa presidente del Consiglio, una delle priorità dell’esecutivo rimane quella della lotta alla denatalità.

A tal proposito, una delle novità più importanti destinata a figurare nella futura Legge di Bilancio riguarderà l’incremento dell’Assegno Unico a partire dalla nascita del secondo figlio.

Assegno Unico, le novità del 2023

Già nella Manovra 2023 il Governo aveva provveduto a un ritocco del 50% in più della quota dell’Assegno Unico per i nuclei familiari numerosi, vale a dire con quattro o più figli a carico.

Una crescita simile, inoltre, è stata applicata anche per le famiglie con tre figli, di età compresa tra 1 e 3 anni, ma con un ISEE pari o inferiore a 43mila euro. Senza dimenticare, poi, la maggiorazione per i genitori vedovi scattata in primavera.

Assegno Unico, nuova maggiorazione nel 2024

Adesso, vi sarebbe tra le ipotesi al vaglio quella di ampliare la maggiorazione dell’importo dell’Assegno Unico anche in presenza del secondo figlio. Il concetto ricalca praticamente quello messo in atto con le famiglie numerose.

In questo caso, però, a beneficiarne potrebbe essere una platea ben più amplia di nuclei. Di conseguenze, la spesa da mettere in conto per l’erogazione dell’aiuto economico potrebbe essere ben più nutrita rispetto a quella affrontata fino a oggi.

Assegno Unico, come funzionerà la maggiorazione

In base al meccanismo in progetto, a partire dal secondo figlio scatterebbero gli stessi benefici riconosciuti per il terzo figlio. Ma non è tutto, poiché potrebbe crescere anche il periodo durante il quale verrà riconosciuta la maggiorazione.

Attualmente, con l’Assegno Unico in presenza del terzo figlio viene rispettata una validità temporale di 3 anni, mentre con l’introduzione dell’assegno con il secondo figlio il periodo potrebbe essere esteso fino a 6 anni.

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