Assicurazioni sulla vita a rischio dormienza - QdS

Assicurazioni sulla vita a rischio dormienza

Serena Giovanna Grasso

Assicurazioni sulla vita a rischio dormienza

mercoledì 06 Novembre 2019

Adoc-Ania: comunicare repentinamente alla compagnia l’eventuale cambio di indirizzo. Per evitare di perdere ogni diritto si consiglia di informare i congiunti dell’esistenza della polizza

PALERMO – Negli ultimi anni è cresciuto il numero di italiani che ha stipulato polizze sulla vita, forma di investimento con rendimenti sicuri, seppur contenuti, che permettono di far fronte ad eventi estremi. Proprio questo tipo di polizze, però, se non si prestano le dovute attenzioni, sono a rischio di “dormienza”. Infatti, quando si verifica l’evento che dà luogo alla prestazione assicurata, il titolare, se in vita, o i beneficiari devono richiedere all’impresa assicuratrice il pagamento delle somme assicurate. Quindi, se per esempio il contratto è scaduto e la polizza ha maturato un capitale, il titolare del contratto deve richiedere alla compagnia la liquidazione della somma assicurata. Se non perviene alcuna richiesta, la polizza resta presso la compagnia in attesa di essere liquidata.

La normativa aiuta a ricordare al cliente che deve attivarsi in tal senso, obbligando l’impresa di assicurazione a inviare al titolare un avviso di scadenza. Può, però, accadere che il cliente non si attivi o che per vari motivi non sia rintracciabile. Ancora più a rischio è il caso del decesso dell’assicurato, che spesso coincide con il titolare della polizza, spesso accompagnato dalla mancata conoscenza della polizza stipulata da parte dei congiunti. Una volta trascorsi dieci anni dalla scadenza del contratto o dal decesso dell’assicurato, le somme assicurate non richieste alla compagnia verranno devolute dalle imprese assicuratrici al “Fondo rapporti dormienti”, un apposito fondo del Mef destinato a risarcire i risparmiatori vittime di frodi finanziarie, e non potranno più rientrare nella disponibilità dei beneficiari.

Per evitare di perdere ogni diritto sulle polizze, si consiglia di seguire i pratici accorgimenti contenuti all’interno della guida “L’assicurazione in chiaro – Polizze dormienti: cosa sono, cosa fare” di Adoc-Ania. Per limitare il rischio di incappare nella “dormienza” si consiglia innanzitutto di informare i propri cari o le altre persone interessate dell’esistenza della polizza ed eventualmente fornire loro anche una copia. Nei casi di modifica dell’indirizzo di residenza o del recapito della corrispondenza bisogna informare repentinamente la compagnia assicuratrice. Un buon sistema di archiviazione della documentazione contrattuale evita il rischio di dimenticare l’esistenza della polizza.

L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), inoltre, suggerisce di designare specificamente i beneficiari con il nome e cognome e con i dati personali utili a rintracciarli, invece di ricorrere a designazioni generiche come “eredi legittimi”. Nel caso in cui si preferisca comunque designare genericamente i beneficiari, bisogna informare una persona di fiducia su cosa fare in caso di decesso. Si consiglia anche di monitorare periodicamente la posizione assicurativa e la designazione effettuata, anche attraverso l’area riservata ai clienti sul sito internet della compagnia.

Infine, nei casi in cui è nota la presenza di una o più polizze, ma non la compagnia di riferimento, ci si può comodamente rivolgere al “servizio ricerca polizze vita” di Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici). Questo servizio è completamente gratuito e fornisce ai richiedenti, potenziali beneficiari della polizza, informazioni sull’esistenza o meno, presso le compagnie, di polizze relative a persone decedute. Ania trasmette le richieste ricevute a tutte le compagnie, che verificano se nei propri archivi vi sia una polizza intestata alla persona deceduta e, in caso positivo, informano direttamente i beneficiari, in modo da procedere a quanto necessario per il pagamento delle somme assicurate.

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