Aumentano i prezzi dei prodotti di consumo - QdS

Aumentano i prezzi dei prodotti di consumo

Pietro Vultaggio

Aumentano i prezzi dei prodotti di consumo

martedì 24 Marzo 2020

Coldiretti/Ixe, quattro italiani su dieci hanno già fatto scorte di prodotti alimentari. Pocorobba (Konsumer Sicilia): “Inutili corse all’acquisto, supermercati sempre riforniti”

PALERMO – Prezzi ingiustificati e tentativi di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori, questo quello che sta succedendo non solo in Sicilia ma in tutta Italia.

In queste condizioni è importante il richiamo alla responsabilità fatto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha annunciato “l’impiego della Guardia di Finanza per intervenire duramente contro i comportamenti speculativi di chi impone prezzi fuori mercato o lucra condizioni di vantaggio nelle produzioni di beni di prima necessità”.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe, sono quasi 4 Italiani su 10 (38%) quelli che hanno fatto scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore ingiustificato di non trovarli più disponibili sugli scaffali di negozi.

Su entrambe le situazioni abbiamo sentito Giancarlo Pocorobba, presidente Konsumer Sicilia (associazione consumatori): “Non c’è più tempo. Cambiamo le nostre abitudini”. Si può riassumere in queste poche righe il messaggio del Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale, con l’obiettivo di limitare il più possibile i contatti al fine di evitare il contagio, ha predisposto la zona rossa in tutta Italia. Le conseguenze più immediate di una simile prescrizione non sono tardate ad arrivare, con centinaia di cittadini/consumatori che in questi giorni si sono riversati in molti supermercati per fare incetta di provviste alimentari”.

Spedizioni nei banchi alimentari condotte con vero e proprio panico che, secondo Konsumer Sicilia, sarebbero del tutto immotivate. “Ricordiamo, a tutti i cittadini – continua Pocorobba -, che anche in un momento storico particolarmente difficile, come questo, tutte le attività commerciali saranno, regolarmente, approvvigionate. Pertanto, invitiamo tutti ad evitare una folle corsa all’acquisto che finisce, peraltro, per rivelarsi contraria allo stesso spirito della norma che mira ad evitare assembramenti”.

Allo stesso tempo, Konsumer Sicilia contesta la condotta di tutti quei commercianti che, profittando della criticità del momento, stanno aumentando, talvolta in maniera anche esponenziale, i prezzi di molti beni di consumo.

“Invitiamo, quindi, tutti i cittadini che dovessero riscontrare tali incresciose circostanze – prosegue il presidente di Konsumer -, a contattare prontamente la Guardia di Finanza così da contenere l’aumento ingiustificato dei prezzi. Proprio qualche giorno fa la GdF di Catania ha sequestrato ben 10.000 mascherine nella città etnea che, nel rispetto delle nuove normative sulla vendita di prodotti sanitari, erano state messe in vendita durante l’emergenza da coronavirus ad un prezzo non idoneo.

Oltre alle incontrovertibili responsabilità di natura amministrativa – conclude Giancarlo Pocorobba -, rammentiamo che tale condotta può anche avere dei rilievi penali, in quanto esiste un’apposita disposizione del codice penale che punisce le ‘manovre speculative su merci’: in pratica, chi favorisce l’aumento dei prezzi, al fine di trarne profitto, rischia il carcere fino a tre anni.

Affinché scatti simile sanzione, occorre che la speculazione sia fatta in modo tale da provocare volontariamente la penuria di merci necessarie a fronteggiare il virus, allo scopo di poter vendere le stesse ad un prezzo rincarato, condotta che, peraltro, deve essere in grado di influenzare i comportamenti degli altri operatori del mercato”.

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