Avviso 8/2016, si attendono i decreti di finanziamento dei corsi - QdS

Avviso 8/2016, si attendono i decreti di finanziamento dei corsi

Michele Giuliano

Avviso 8/2016, si attendono i decreti di finanziamento dei corsi

martedì 29 Dicembre 2020

Dall’assessorato regionale alla Formazione sembra si stia muovendo qualcosa per far partire la macchina dei corsi. Arrivati i primi decreti che revocano i fondi assegnati ad alcuni enti in seguito al pronunciamento del Cga

PALERMO – Si continua a lavorare intorno all’Avviso 8 della Regione siciliana che finanzia i corsi di formazione tradizionali dell’annualità 2016 e mai partiti. Mentre si è ancora in attesa dei decreti di finanziamento per l’avvio effettivo delle attività, intanto ci si muove per annullare i finanziamenti agli enti che, a causa delle diverse sentenze del Tar e del Cga, hanno visto la loro esclusione dal bando.

Sono già una ventina i progetti, per svariate centinaia di migliaia di euro, che sono stati esclusi ad oggi, e il lavoro sta ancora procedendo. Tutto questo mentre allievi ed enti scalpitano per cominciare a lavorare, e soprattutto, di capire come farlo, vista l’emergenza sanitaria in corso, in modo tale da permettere ad allievi e docenti di lavorare in sicurezza e serenità, senza fermare nuovamente la macchina della formazione professionale in Sicilia.

La scadenza per la presentazione della progettazione esecutiva era stata fissata al 31 ottobre scorso, e adesso è il momento di aspettare. Ma non si tratta di un’attesa senza colpi di scena. Di pochi giorni fa è l’ordinanza della prima sezione del Tar di Palermo, a seguito del ricorso presentato dall’Isors-Istituto sociale di ricerche e studi, che ha rilevato degli errori nel calcolo del proprio punteggio indicato nella graduatoria definitiva pubblicata lo scorso 18 agosto. L’ente ha messo in evidenza come non gli sia stato riconosciuto il punteggio relativo ai progetti rientranti in “Garanzia giovani”.

Il tribunale ha deciso di accogliere l’istanza cautelare e di sospendere l’efficacia della graduatoria, nella parte in cui sono stati valutati i progetti rientranti in “garanzia giovani”. Nell’ordinanza sono citati Cirpe, Ecap Messina, Logos società cooperativa, Associazione culturale Panormus e L’arca di Noè associazione sportiva dilettantistica, direttamente coinvolti in caso di modifica del punteggio e della relativa graduatoria. Motivo per cui non è l’intera graduatoria ad essere stata congelata ma solo una parte. Il tribunale ha anche fissato la trattazione di merito del ricorso nell’udienza pubblica del 21 ottobre 2021.

Un altro dei tanti intoppi dell’avviso 8/2016, che vive da anni una continua battaglia a colpi di ricorsi e sentenze, variazioni della graduatoria e di nuovo ricorsi. E non è bastata la sentenza del Cga del 2019, con la quale sono stati definiti i criteri per il varo della graduatoria; pochi mesi fa, è stato necessario un nuovo intervento del Consiglio di Giustizia Amministrativa, dopo gli ennesimi ritardi degli uffici regionali che non avevano emesso la graduatoria definitiva nei tempi prescritti.

Un avviso fondamentale, che dovrebbe finalmente dare il via, dopo un nuovo stop dopo l’Avviso 2, alle attività formative, le uniche all’orizzonte per il settore della formazione professionale dei corsi “tradizionali”. L’Avviso 8 potrebbe essere una piccola boccata d’aria, con 136 milioni di euro da spendere; parliamo di una graduatoria che, dopo la revisione imposta dal Cga, ha permesso a molti enti storici di rientrare, grazie ai criteri ‘A1’ e ‘A2’, relativi all’esperienza nel settore dell’ente di formazione e del personale coinvolto nel progetto, che in una prima fase erano stati trattati in maniera tale che anche enti senza alcuna esperienza potessero guadagnare punti sulla base di una “promessa” di assunzione di personale con una certa anzianità.

Scelte che erano già state sono state capovolte nel primo grado di giudizio, dal Tar Palermo, che aveva dichiarato che le modalità di attribuzione dei punteggi risultassero “viziate da profili di palese illogicità, in quanto finalizzate ad appiattire la diversificata esperienza degli enti partecipanti”.

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