Nel bilancio dell’Iacp Trapani gli equilibri restano fragili - QdS

Nel bilancio dell’Iacp Trapani gli equilibri restano fragili

Michele Giuliano

Nel bilancio dell’Iacp Trapani gli equilibri restano fragili

sabato 27 Gennaio 2024

Il documento riferito al periodo 2024/2026 è attualmente al vaglio degli uffici regionali competenti. Tra le principali criticità permangono quelle strettamente legate alla riscossione dei canoni d’affitto

TRAPANI – In pochi pagano puntualmente l’affitto, mentre sostenere la spesa del patrimonio immobiliare dell’Iacp, l’Istituto autonomo case popolari, richiede una maggiore attenzione da parte degli assegnatari degli alloggi sociali. Questo è solo un punto di quanto emerso dall’approvazione del Bilancio di previsione 2024/2026 dell’Iacp di Trapani, guidato dal commissario straordinario Maurizio Norrito.

Il documento è stato emesso entro il 31 dicembre dello scorso anno, come stabilito dalla Regione e adesso lo strumento finanziario è sottoposto all’esame dell’assessorato regionale alle Infrastrutture per la sua definitiva approvazione. Il bilancio di previsione ha già ricevuto il parere favorevole del Collegio straordinario dei sindaci.

“È stato recepito dall’amministrazione – ha spiegato il commissario straordinario Norrito – l’indirizzo di sostenere quanto più possibile i capitoli di spesa relativi alla gestione della manutenzione ordinaria del proprio patrimonio edilizio, ma ancora una volta ribadiamo che la spesa può sostenersi ancora maggiormente se da parte dell’utenza assegnataria vi sia una puntuale corresponsione dei canoni di locazione”.

La manutenzione ordinaria, infatti, trova sostegno economico nelle entrate derivate dal pagamento dei canoni di locazione, per cui ogni ritardo diventa un problema per la gestione quotidiana del patrimonio immobiliare. L’intenzione è, quindi, quella di intensificare le procedure per il recupero dei canoni non corrisposti, per lavorare in maniera più programmatica ed efficiente.

Il 2024 appena cominciato si presenta come un anno carico di impegni per l’ente che gestisce gli alloggi sociali della provincia. Ad oggi, l’attività dell’ufficio tecnico ha permesso all’Ente di avviare tutti i cantieri finanziati attraverso il Piano nazionale complementare, costola del Pnrr, il Piano nazionale di resistenza e resilienza. Si tratta di interventi previsti in 867 alloggi popolari, suddivisi in dodici Comuni della provincia, per una spesa di circa 38 milioni di euro.

“Ancora nel corso del 2024 – ha detto Norrito – assegneremo gli alloggi su Marsala Amabilina e a Trapani sul borgo Livio Bassi, che permetteranno di mettere a disposizione un considerevole numero di alloggi sociali, visto che si tratta di interventi nell’ambito del social housing”.

L’obiettivo principale di questa edilizia sociale è fornire alloggi con buoni o ottimi standard di qualità, a canone calmierato. Inoltre, il social housing è caratterizzato da progetti di tipo sociale che hanno lo scopo di far nascere comunità e sviluppare l’integrazione. Come ad esempio l’utilizzo di spazi e servizi comuni tra gli abitanti. In questa direzione, sono state già individuate quali destinatarie di nuovi finanziamenti per social housing, progettazioni ricadenti nei Comuni di Mazara del Vallo, Valderice e in particolare a Castelvetrano, dove verrà recuperato l’ex albergo Zeus confiscato alla mafia e assegnato al patrimonio comunale.

Nelle linee programmatiche per il 2024 sono comprese anche quelle per consentire un rapporto maggiormente schietto e operativo con i Comuni, nella certezza che la quasi totalità delle amministrazioni locali operano con l’ente facendo rete e operando in sinergia, e solo così possono essere raggiunti risultati tali da garantire la vivibilità degli agglomerati di edilizia popolare.

L’organizzazione dell’Ente è un altro aspetto saliente di quanto deciso a chiusura dl 2023: “L’ottimo confronto e dialogo aperto dall’amministrazione e dalla dirigenza dell’Ente con la Rsu e le organizzazioni sindacali territoriali di categoria – ha concluso il commissario straordinario dell’Iacp di Trapani – ha portato alla firma del nuovo Contratto integrativo 2023/2025, che permetterà anche di poter incidere sulle procedure sempre più snelle e a migliorare il rapporto con la nostra utenza”.

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