Bonus mamme 2024, cosa prevede la busta paga con gli arretrati

Bonus mamme 2024, ecco cosa comprende la busta paga di maggio con gli arretrati

Stefano Scibilia

Bonus mamme 2024, ecco cosa comprende la busta paga di maggio con gli arretrati

Redazione  |
giovedì 11 Aprile 2024

La situazione dovrebbe subire prossimamente delle variazioni

Il Bonus mamme 2024, presente nella Manovra 2024 varata dal Governo Meloni, rappresenta una misura che consente di avere uno sgravio sui contributi fino a 3mila euro lordi all’anno. Per le lavoratrici del settore pubblico l’applicazione dello sgravio dovrebbe arrivare nella busta paga di maggio, con le quote arretrate dall’1 gennaio 2024.

Bonus mamme 2024, gli arretrati

A partire dal mese di maggio la questione arretrati dovrebbe subire delle variazioni grazie all’aggiornamento della piattaforma NoiPA. Si tratta di un provvedimento intrapreso governo Meloni per riconoscere un taglio dei contributi – e quindi uno stipendio più alto, fino a 250 euro al mese – alle lavoratrici che rispettano i requisiti: almeno due figli a carico (dall’anno prossimo la soglia salirà a tre) e un contratto a tempo indeterminato.

Bonus mamme 2024, a chi è rivolto

Il bonus coinvolge le madri, lavoratrici, titolari di un contratto a tempo indeterminato. Il bonus riguarda sia le dipendenti pubbliche che private, incluso il settore agricolo e chi sta svolgendo un apprendistato. Inoltre l’incentivo riguarda anche chi si trova in regime di part-time, mentre restano fuori i rapporti di lavoro domestico.

Bonus mamme 2024, come funziona

Il Bonus mamme 2024 ha una durata di applicazione che varia in base al numero di figli. A una madre lavoratrice con tre o più figli viene riconosciuto per il periodo 1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2026 un esonero del 100% dei contributi previdenziali fino al compimento della maggior età del figlio più piccolo. Per le madri lavoratrici che invece hanno due figli, si applica un esonero sperimentale, solo per quest’anno, e sempre fino alla maggior età del figlio più piccolo. Il limite massimo dello sgravio è di 3mila euro annui, da ripartire mensilmente. Tutte le mamme lavoratrici che vogliono aderire al bonus possono farlo attraverso una segnalazione, anche tramite certificazione, al proprio datore di lavoro, indicando il numeri di figli e il codice fiscale.

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