Carceri al collasso, giovani arruolabili in 1.500 rimandati... per Coronavirus - QdS

Carceri al collasso, giovani arruolabili in 1.500 rimandati… per Coronavirus

Giuliano Michele

Carceri al collasso, giovani arruolabili in 1.500 rimandati… per Coronavirus

giovedì 04 Giugno 2020

Gli idonei al concorso del ministero della Giustizia chiedono lo scorrimento della graduatoria. Anche parlamentari e organizzazioni di categoria invocano questa strada per superare le criticità

PALERMO – La situazione carceraria è ormai un disastro su tutti i fronti. Una condizione pericolosa, che necessita di interventi immediati. Una dimostrazione chiara e inequivocabile di tutto ciò sono stati gli episodi di rivolta che si sono susseguiti in piena emergenza coronavirus, quando il panico ha scatenato paura e rabbia che sono sfociati in episodi di grave violenza e insubordinazione: hanno perso la vita 13 detenuti, decine e decine di agenti sono rimasti feriti e sono stati riportati danni ai beni dell’Amministrazione penitenziaria per quasi 40 milioni di euro.

La soluzione sarebbe in realtà pronta e a portata di mano: nel mese di febbraio 2019 è stata indetta la procedura concorsuale per 754 posti di allievo agente del Corpo di Polizia penitenziaria maschile e femminile. La graduatoria è stata pubblicata lo scorso 18 ottobre, con i nomi dei circa 1.500 concorrenti, alcuni dei quali sono ancora in attesa delle visite di seconda istanza, rimandate a causa del coronavirus.

Il decreto “Cura Italia” prevede infatti la sospensione delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, compresa la loro indizione, per 60 giorni. Il sistema carcerario italiano tuttavia non può aspettare: lo stato di emergenza dovuto all’epidemia ha peggiorato un settore già in condizioni emergenziali, dovute al sovraffollamento delle carceri e alla carenza di organico di Polizia penitenziaria.

Soltanto in Sicilia, secondo l’ultimo resoconto fatto dal sindacato di categoria del Sappe, all’appello mancano 482 unità. Sulla base delle piante organiche gli agenti nelle carceri dovrebbero essere 4.266 in tutta la regione mentre invece se ne contano 3.784. Tra questi, 650 godono dei benefici della legge 104 e quindi, con le giornate libere mensili concesse cala ancora di più l’indice effettivo di agenti presenti. Per di più, l’età media del personale si avvicina pericolosamente ai 50 anni, senza tenere conto di coloro i quali vengono annualmente riformati per le diverse cause.

Sono proprio i candidati risultati idonei al concorso, supportati dalla polizia penitenziaria, a chiedere al governo di scorrere le graduatorie: “Scriviamo a gran voce per chiedere lo scorrimento degli idonei ai quiz di questo concorso, – sostengono i candidati. molti dei quali siciliani, anche attraverso la loro pagina facebook chiamata ‘Idonei quiz Polizia Penitenziaria 754’ – vista la gravissima situazione nelle carceri italiane. Noi siamo dei ragazzi già pronti ad effettuare la seconda fase concorsuale e questo porterebbe grande risparmio nelle casse dello Stato visti i costi eccessivi di una nuova selezione ex novo”.

La stessa poliziapenitenziaria.it ha realizzato e reso virale un video per sostenere i candidati idonei al Concorso 754/2019. Con il sostegno anche della politica: la deputata di Forza Italia Marzia Ferraioli, in una nota diramata nei giorni scorsi, ha ribadito la necessità di inserire nuove unità per incrementare gli organici della Polizia Penitenziaria. Una giusta soluzione per il Governo, che consentirà di reperire altro personale da impiegare negli istituti penitenziari, garantendo un maggior risparmio per le casse statali: “Un futuro prossimo venturo promette un altro concorso pasticciato dalle consuete aspettative di chi ambisce a partecipare, dalle consuete aspettative di chi vi ha partecipato, dalla distanza che inevitabilmente andrà a collocarsi tra un vincitore ed un altro e dalla irriducibile resistenza degli idonei segregati in graduatorie che non scorreranno mai. Un Paese che viaggia di bando in bando, da un concorso ad un altro”, ha spiegato l’onorevole Ferraioli.

Anche Giuseppe Moles e Maurizio Gasparri, sempre di Forza Italia, hanno voluto dire la propria: “Il Governo e il ministero della Giustizia non neghino una possibilità a queste centinaia di ragazzi idonei pronti ad effettuare la seconda fase concorsuale – hanno scritto Moles e Gasparri – e valutino da un lato la necessità urgente di avere nuovo personale, data l’attuale e ormai cronica situazione di crisi delle nostre carceri, e dall’altro l’indiscutibile risparmio per le casse pubbliche che sarebbe impedito da una nuova selezione”.

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