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Caro energia, Uil sul piede di guerra: “Il Governo italiano avrebbe dovuto fare di più”

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Caro energia, Uil sul piede di guerra: “Il Governo italiano avrebbe dovuto fare di più”

Valerio Barghini  |
venerdì 16 Settembre 2022

Le parole del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine del VI Congresso Nazionale Uilcom, su rincari e lavoro. Video-intervista.

“Il Governo italiano avrebbe dovuto fare di più: le risorse stanziate per dare risposte a pensionati e lavoratori le riteniamo insufficienti. Il sindacato, la Uil, aveva chiesto interventi strutturali per rivalutare il potere di acquisto delle buste paga e delle mensilità Inps, ma quanto sta venendo fuori dal Consiglio dei Ministri mi sembra molto lontano da quelle che erano le aspettative.

“C’è bisogno di chiedere all’Europa di rifinanziare il Programma Sure con il quale, durante la pandemia, siamo riusciti a coprire cassa integrazione e ammortizzatori sociali”.

Caro energia, Uil: “Bisogna agire”

Queste le parole del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine del VI Congresso Nazionale Uilcom (il ramo del sindacato che segue il comparto comunicazione, ndr.), che si è tenuto alla Città del Mare, a Terrasini (Palermo) dal 14 al 16 settembre sul caro energia. E sul price cap ha rincarato: “Bisogna agire con molta più determinazione di quanto non si sia fatto finora per arrivare a un controllo dei prezzi a livello europeo. Un controllo, però, che consenta ai singoli Paesi di arginare il vergognoso fenomeno della speculazione”.

Il tasto del lavoro

Altro tasto dolente, le politiche attive del lavoro, “per le quali abbiamo 5 miliardi che arrivano dal Pnrr e che dovremmo utilizzare al meglio con l’ausilio delle Regioni al fine di consentire un perfetto incontro tra domanda e offerta, oggi affidata quasi esclusivamente a strutture private. È molto importante agire su formazione e riqualificazione professionale costante, anche per quei lavoratori che sono sotto ammortizzatore sociale e per i giovani che oggi sono disoccupati. E poi bisogna creare un lavoro stabile. C’è troppo lavoro precario e somministrato e noi dobbiamo dare la possibilità ai giovani di costruire un proprio futuro con un lavoro a tempo indeterminato”.

Una battuta, infine, sul salario minimo, nei confronti del quale Bombardieri non nutre alcuna “ostilità”, ma che “deve essere applicato puntando a una perfetta coincidenza con i minimi contrattuali”.

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