Catania, battaglia degli esercenti per suolo pubblico: "Proroga di due mesi"

Catania, battaglia degli esercenti per il suolo pubblico: “Proroga di due mesi”

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Catania, battaglia degli esercenti per il suolo pubblico: “Proroga di due mesi”

Antonio Licitra  |
sabato 30 Aprile 2022

Le richieste dei ristoratori sulle concessioni e la posizione dell'amministrazione comunale che risponde a stretto giro.

Sono stati due anni di gravi difficoltà per l’imprenditoria italiana e sicuramente la ristorazione è stato uno tra i settori più colpiti. Anche per questo, a Catania, l’amministrazione aveva deciso di concedere gratuitamente l’utilizzo del suolo pubblico a tutti i locali che ne richiedevano autorizzazione. Quest’anno, però, poco dopo Pasqua e successivamente alle dimissioni dello stesso Balsamo, è arrivato il diniego al rinnovo delle concessioni da parte del direttore dell’ufficio urbanistica, Biagio Bisignani.

Intervistato dal Quotidiano di Sicilia, Roberto Tudisco, imprenditore catanese nel settore della ristorazione e presidente provinciale di Mio Italia (associazione di imprese che operano nel settore Ho.Re.Ca, ospitalità e turismo) ha dichiarato il suo dissenso nel confronto di tale decisione presa da Bisignani: “Due giorni prima di Pasqua abbiamo ricevuto questo bel regalo da parte del comune. Nella città di Catania, si gode molto del suolo pubblico esterno dal quale il comune di Catania incassa tanti soldi. A livello tariffario, infatti, è il prezzo più alto d’Italia. Oltre al danno, però, la beffa. Quest’anno anziché il rinnovo automatico come gli anni scorsi è arrivato un diniego, perché si chiede il permesso a costruire per poter montare le pedane. Il comune, infatti, chiede lo stesso permesso a costruire che si chiede per la realizzazione di un palazzo e che costa decine di migliaia di euro a seconda della grandezza della pedana. Noi, ci siamo affidati ad alcuni legali ed anche loro sono rimasti sconcertati. Chiunque, sa che il permesso a costruire serve solamente se devi chiudere un qualcosa. Cosa che non dovrebbe accadere per il montaggio delle pedane di livellamento che sono di fondamentale importanza per i nostri locali a causa delle strade sconnesse e dei marciapiedi rotti. Il comune ci ha sempre richiesto la Cila, che abbiamo sempre fatto oltre al pagamento del suolo pubblico. La cosa più sconcertante è che viene richiesto in sanatoria perché le pedane sono già esistenti e quindi siamo considerati abusivi. Secondo il punto di vista del comune, quindi, si dovrà pagare prima la sanatoria e poi il permesso a costruire. E’ un ragionamento folle secondo il quale a Catania adesso siamo diventati tutti abusivi, a causa dello stesso comune che negli ultimi dieci anni ci ha richiesto la Cila per la realizzazione delle pedane.”

La richiesta di un incontro

“Abbiamo chiesto un incontro urgente con il vice-sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi, per avere un confronto insieme ai nostri avvocati che ancora non c’è stato concesso.” – prosegue Tudisco- “In questo momento ci sono a rischio migliaia di posti lavoro che il nostro comparto rappresenta. Chi ci sta dietro questa operazione di cassa? Perché di questo si tratta. Sono tante le domande che sorgono in questo momento: Il vicesindaco sa cosa sta succedendo e cosa stiamo subendo? Prima di fare una cosa del genere, il comune si è consultato con un avvocato amministrativo?”

Abbiamo provato a porre alcune domande al vice-sindaco facente funzione, Roberto Bonaccorsi, incontrato in occasione della presentazione dei treni ibridi Blues a Catania. Lo stesso Bonaccorsi, però, si è limitato soltanto a dire “presto risponderemo”. Nel pomeriggio di oggi, la risposta dell’amministrazione comunale.

La posizione dell’amministrazione

La Giunta comunale presieduta da Roberto Bonaccorsi su proposta dello stesso capo dell’Amministrazione ha autorizzato una proroga per il rilascio delle concessioni di suolo pubblico in tutto il territorio cittadino fino al 30 Giugno 2022. La decisione scaturisce dalla decisione unanime del consiglio comunale di prorogare i termini per l’approvazione del regolamento per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto e per Dehors, nella quale, fra l’altro, si propone l’ampliamento dei limiti della zona di rilevanza storico-ambientale verso altre zone della città, il rinnovo e/o il nuovo rilascio del suolo pubblico anche per l’anno 2022. 

“Tenuto conto della crisi economica che gli operatori del settore della ristorazione subiscono -ha spiegato il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi- abbiamo ritenuto di soprassedere temporaneamente alle ragioni di urgenza che avevamo dato all’approvazione della delibera consiliare di portata storica come le occupazioni di suolo pubblico, prorogando di due mesi il termine di rinnovo e dare  il tempo necessario al consiglio di approfondire ed eventualmente modificare, l’atto regolamentare che punta a una razionalizzazione delle occupazioni di suolo pubblico per gli esercizi commerciali, che a Catania non è mai stata pienamente realizzata”. 

Sempre sul fronte delle attività produttive, un’altra importante iniziativa è stata esitata dall’esecutivo comunale. A seguito di un protocollo d’intesa firmato dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi con Confcommercio che tramite la Fipe ha proposto gran i contenuti dell’accordo, ai titolari di attività̀ economiche del commercio e somministrazione che vogliono rinnovare la concessione di suolo pubblico è stata data la possibilità̀ di avvalersi di un termine di almeno 48 mesi per regolarizzare la posizione tributaria e la conferma per l’anno in corso di usufruire degli spazi di suolo pubblico utilizzati nell’anno 2021.  

Il Comune di Catania, in sostanza, in coerenza alle disposizioni normative e regolamentari vigenti, s’impegna  a considerare assolto il requisito della “regolarità̀ del pagamento dei tributi locali” agli esercenti titolari di concessioni di suolo pubblico in fase di rinnovo, garantendo loro la rateizzazione in 48 mesi dell’eventuale debito tributario nei confronti del Comune di Catania e ciò avvalendosi del regolamento per l’applicazione del ravvedimento operoso, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale del 29 Marzo 2019, recependo la proposta avanzata dai titolari delle attività produttive. 

L’Amministrazione Comunale, infine, ha recepito un’altra proposta dei rappresentanti dei commercianti e ha autorizzato gli esercenti a fruire, fino al 31 ottobre 2022, stessi spazi di suolo pubblico che sono stati concessi lo scorso anno,  in conformità alle norme ministeriali di contrasto alla pandemia, continuando a privilegiare, l’uso degli spazi esterni per le attività commerciali. 

Antonio Licitra

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