Catania, Corte d’appello, le sfide del neo presidente Pennisi - QdS

Catania, Corte d’appello, le sfide del neo presidente Pennisi

Marco Carlino

Catania, Corte d’appello, le sfide del neo presidente Pennisi

martedì 07 Dicembre 2021

Sabato scorso la cerimonia di insediamento del nuovo vertice della magistratura etnea. Strutture inadeguate e organico carente tra le principali criticità da risolvere: “C’è tanto da lavorare”

CATANIA – Filippo Pennisi si è insediato come nuovo presidente della Corte di Appello di Catania, dopo la nomina deliberata dal plenum del Consiglio superiore della magistratura, dello scorso 10 novembre. L’investitura ufficiale è avvenuta lo scorso sabato mattina nell’aula Adunanze del Tribunale etneo. Succede a Giuseppe Meliadò, nominato presidente della Corte d’appello di Roma.

“Questo nuovo incarico mi consente di seguire, ancor più da vicino gli uffici giudiziari del distretto. Da gennaio del 1987 da quando arrivai non mi sono mai risparmiato e ancor di più non lo farò adesso. Spero di essere all’altezza di questo incarico. Un pensiero grande a chi ha creduto nelle mie forze, dalla mia famiglia ai miei colleghi – ha detto visibilmente emozionato Pennisi -. Ringrazio, inoltre, la presidente Motta, che in questo periodo di vacatio, si è sobbarcata per un anno intero l’onere di questa responsabilità”.

La voce spezzata dall’emozione lascia poi spazio ad un tono deciso: “I festeggiamenti iniziano e finiscono oggi, c’è tanto da lavorare perché Corte e Distretto hanno delle loro sofferenze. C’è grande motivazione, i rapporti con Istituzioni ed avvocatura sono ottimi, ci sono tutte condizioni, dunque, per lavorare bene”.

Problemi da risolvere e punti di forza da consolidare. Tra i primi sicuramente quello logistico che, a Catania, con strutture “inadeguate e lontane”, è in cima alla lista. “Certo – sottolinea – è confortante la notizia della prossima pubblicazione del bando di gara per il nuovo plesso in viale Africa. La posa della prima pietra sarebbe un messaggio importante”.

Un’altra criticità, che tocca soprattutto le altre sedi del Distretto giudiziario, è quello dell’organico, “precario” e caratterizzato da turnover ravvicinati e periodici. “Ci sono 1.300 posti vacanti su poco più di 10 mila unità” – ha detto Pennisi. Non solo, altre carenze d’organico riguardano il personale amministrativo, al quale Pennisi ha promesso grande attenzione e vicinanza.

E proprio sul personale amministrativo Pennisi ha voluto affrontare il nodo delle vacanze definite, da lui stesso, “enormi”: “In un dossier ministeriale si è finalmente riconosciuto che è intollerabile che ci siano tutte queste vacanze, che impediscono il fluire regolare dei servizi amministrativi”.

Tra i punti di forza, invece, il neo presidente ha fatto leva sulla forte motivazione e la vivacità intellettuale della magistratura del Distretto di Catania e gli ottimi rapporti con tutte le Istituzioni e con l’avvocatura, rimarcando il particolare momento che sta attraversando il Paese e la forza mostrata contro la pandemia per venire fuori da questa complicata situazione. Pennisi ha poi concluso il suo discorso dicendosi “certo di riuscire a fare del mio meglio per avere risultati positivi”, ricordando, però, che avrà bisogno dell’aiuto di tutti.

Presenti all’insediamento del nuovo presidente della Corte d’Appello anche alcune figure istituzionali locali, tra i quali il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone e il sindaco di Catania, Salvo Pogliese. “Sono rimasto molto colpito – ha dichiarato al QdS il primo cittadino etneo – dagli interventi che si sono alternati oggi che dipingono un grande servitore dello Stato, un grande magistrato apprezzato da tutti. Da sindaco di Catania sono molto felice che via sia una persona così autorevole e stimata in maniera trasversale a ricoprire un ruolo così importante per la nostra città e per tutte le funzioni che gli sono attribuite”.

Classe 1955, Filippo Pennisi ha svolto le funzioni di pretore del lavoro a Caltanissetta, di giudice di Giarre ed Acireale, di consigliere d’appello a Catania; Presidente di sezione del Tribunale di Siracusa e del Tribunale di Catania oltre a vari incarichi ministeriali. Adesso la nuova sfida al vertice della Corte d’Appello.

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