Catania, differenziata all’improvviso “Molti cittadini disorientati” - QdS

Catania, differenziata all’improvviso “Molti cittadini disorientati”

Melania Tanteri

Catania, differenziata all’improvviso “Molti cittadini disorientati”

mercoledì 10 Novembre 2021

Si continua a pulire la città dalle “montagne” di rifiuti e prosegue la rimozione dei cassonetti: l’obiettivo dell’amministrazione è eliminarli tutti entro il mese

CATANIA – Un avvio non certo indolore per i quartieri di Catania che lunedì si sono svegliati con il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta. Un inizio decisamente timido per cui l’amministrazione però era preparata, considerato anche lo stato di emergenza che si è verificato in città nelle ultime settimane e la cui soluzione ha rappresentato la priorità.

Emergenza che, adesso, sembrerebbe rientrata. “Il primo giorno non è andato bene ma lo sapevamo – conferma l’assessore all’Ambiente del comune di Catania, Fabio Cantarella, anche perché, in questi giorni, abbiamo dovuto risolvere l’emergenza e molti cittadini erano disorientati, ma a breve recupereremo”.

Mentre si completa la pulizia delle zone dove nelle scorse settimane si sono accumulate montagne di rifiuti, operazione che sta richiedendo qualche giorno in più rispetto al previsto, in alcune zone della città è dunque partito il nuovo appalto dei rifiuti che prevede la scomparsa dei cassonetti che sono stati rimossi nella zona Nord, a San Giovanni Galermo fino all’Etna bar, e a Sud, nel rione San Giorgio. Un nuovo sistema che, a breve sarà avviato in altre zone della città, come conferma l’assessore.

“La settimana prossima partiremo con Monte Po – continua il delegato del sindaco Pogliese – per poi proseguire in altre zone. Il cronoprogramma previsto dall’amministrazione è di farlo entro un mese – sottolinea: l’obiettivo è quello di eliminare tutti i cassonetti nella zona che va dalla Circonvallazione in su e nella parte meridionale della città”.

Bisogna accelerare, quindi, anche in previsione di una nuova emergenza legata alla discarica. “Occorre di certo più in impegno – sottolinea Cantarella – anche perché il sistema della discarica rischia di saltare di nuovo: il prossimo 14 novembre – prosegue – il provvedimento regionale che consente Sicula trasporti di portare i rifiuti in altre discariche dell’isola perderà di efficacia e saremo costretti ad esportarli fuori dalla Regione, con costi che quadruplicheranno. Per questo è importante puntare sulla raccolta differenziata e conferire il meno possibile in discarica”.

Nessun passo avanti, invece, relativamente all’impianto di digestione anaerobica dell’umido previsto nella zona industriale di Catania. Dopo che il comune ha individuato il sito a Pantano D’Arci, nulla più si è mosso. “In tempi record abbiamo deliberato, individuato il sito e firmate le convenzioni -afferma ancora Cantarella. Siamo ancora in attesa di capire cosa voglia fare la Regione. Noi siamo stati commissariati per accelerare l’iter – conclude – ma di fatto tutto è rimasto fermo”.

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