Catania, edificio Zefiro A “Risposta all’assessore Trantino e al direttore del medesimo ufficio Biagio Bisignani” - QdS

Catania, edificio Zefiro A “Risposta all’assessore Trantino e al direttore del medesimo ufficio Biagio Bisignani”

redazione

Catania, edificio Zefiro A “Risposta all’assessore Trantino e al direttore del medesimo ufficio Biagio Bisignani”

venerdì 10 Dicembre 2021

Caro Direttore,

Lo scorso 11 Novembre, nella qualità di presidente dell’associazione Borgo Marinaro di Ognina, ho presentato denuncia alla stazione dei Carabinieri di piazza G. Verga, ipotizzando che le opere in corso di realizzazione inerenti il permesso di costruire relativo all’edificio sito in via Acireale n. 37, definito “Zefiro A”, comportino illegittima trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio. Il 30 novembre scorso è apparso sul quotidiano on line QdS.it un articolo in cui l’assessore all’Urbanistica, l’avvocato Trantino, e il Direttore dell’ufficio Urbanistica, l’ingegnere, Bisignani tornavano sull’argomento. L’assessore Trantino rivendicava la legittimità dell’operazione, senza, peraltro, giustificare in alcun modo tale suo convincimento: un’affermazione senza alcun riscontro probatorio. L’ingegnere Bisignani cercava di giustificare la liceità del Permesso di costruire adducendo alcune motivazioni, che, però, come dirò, sono prive di fondamento.

Egli sostiene che esiste una variante allo strumento urbanistico a firma “dell’allora commissario Tuccio D’Urso per la viabilità Rotolo-Ognina”, che avrebbe cambiato le destinazioni. Ciò non risponde al vero. Infatti la viabilità di scorrimento da Piazza Europa a Ognina, denominata Viale Alcide De Gasperi, è già prevista nel Piano Regolatore del 1969 tuttora vigente e non abbisogna di alcuna variante allo strumento urbanistico per la sua realizzazione. Inoltre l’ing. Tuccio D’Urso all’epoca era il direttore dell’ufficio speciale per il traffico e l’emergenza sismica, ma non aveva il potere di firmare alcuna variante al Prg, potestà che, assieme ad altre, spettava unicamente al Commissario Delegato, individuato, con Ordinanza del Dicembre 2002 del Presidente del Consiglio, nella figura del sindaco pro tempore. In ogni caso, è lo stesso ing. Bisignani a dichiarare, in seno al Permesso di costruire, che le aree su cui sorgerà l’edificio sono in parte destinate a “sede stradale” e “verde pubblico”, e, dunque, gravate da vincolo di inedificabilità.

Inoltre, secondo quanto riportato dall’articolo on line, l’ing. Bisignani sosterrebbe che, secondo la legge 16 del 2016 sarebbero consentiti interventi di ristrutturazione urbanistica. Anche ciò non corrisponde al vero, poiché la potestà di poter effettuare tali interventi nelle aree in cui i vincoli di esproprio sono decaduti è stata introdotta con la legge regionale 23 del 6 agosto 2021, e, perciò, essendo stato il Permesso di costruire rilasciato nel dicembre del 2020, esso era in quel momento illegittimo, né la legge del 2021 può in alcun modo avere potere retroattivo.

Il medesimo Bisignani sostiene ancora che il Piano Casa permette di derogare all’attuale strumento urbanistico. Ma nel caso in specie, ciò non corrisponde al vero. Infatti la legge sul “Piano casa” consente in alcune circostanze la deroga al PRG, ma giammai nelle aree interessate da vincolo di inedificabilità o destinate a verde pubblico, come quelle sulle quali l’edificio sta per essere costruito.

Lina Arena
Catania

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