Catania, l'emergenza rifiuti la paga il turismo: arrivano le prime disdette

Catania, l’emergenza rifiuti la paga il turismo: arrivano le prime disdette

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Catania, l’emergenza rifiuti la paga il turismo: arrivano le prime disdette

Melania Tanteri  |
giovedì 23 Giugno 2022

A parlare dell'emergenza rifiuti è Giusy Belfiore, guida turistica: "Stiamo perdendo il lavoro; la gente comincia a cancellare le visite".

Turisti in fuga e imprese in allarme. L’emergenza rifiuti a Catania preoccupa e non poco gli operatori economici della città, in particolare per l’effetto che producono i cumuli di immondizia nelle strade di centro e periferia.

Emergenza rifiuti: la denuncia della guida turistica

“Adesso basta ! Non è’ più possibile continuare così! Non ho più cosa inventare a chi sceglie Catania per le proprie vacanze”. A parlare è Giusy Belfiore, nota guida turistica della città che descrive sulla propria pagina Facebook le conseguenze della grave situazione che sta investendo la città etnea e, in generale, tutta la Sicilia. La città del Liotro è piena di turisti – anche se, come scritto proprio sulle pagine di questo giornale stanno arrivando le prime disdette – e chi li accompagna non sa più come giustificarsi.

Troppi rifiuti: “Il percolato ha invaso il marciapiede”

“Non so come nascondere le conseguenze dei problemi di discarica, di differenziata e di tutta la maledizione che ci sta cadendo addosso – sostiene Belfiore. So solo che non si può aprire una finestra nei dintorni di piazza Trento perché il percolato dell’organico differenziato mai raccolto ha invaso il marciapiede”.

A rischio il lavoro di tanti

“So solo che stiamo perdendo il lavoro perché la gente comincia a cancellare le visite in città” – continua Belfiore che si rivolge anche ai catanesi. “So solo che i miei amati concittadini devono imparare a differenziare e smetterla di fare i furbi. La “munnizza“ che butti fuori casa ti torna indietro. Non siete capaci di pianificare, di comunicare e di sanzionare. Vi piace stare così. Ecco cosa mi ha detto uno in un tour di Catania. A me che differenzio e che pago un botto di tasse sulla spazzatura. A me e ad altri cittadini virtuosi ai quali manco la spazzatura sotto casa viene tolta. Io non me lo merito – conclude. Noi non ce lo meritiamo”.

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