Le parole del sindaco dopo quanto accaduto nelle scorse ore allo stadio "Euganeo"
Dopo l’ufficialità delle porte chiuse al “Massimino” in occasione della gara valida per la finale di ritorno della Coppa Italia Serie C tra Catania e Padova, è arrivato il commento di Enrico Trantino. Il sindaco della città etnea, su Facebook, ha spiegato: “Ora che hanno stabilito che la finale di ritorno di Coppa Italia si disputerà a porte chiuse, vorrei tanto chiedere agli ultras che si sono esibiti a Padova in un’altra pagina mortificante per Catania, se ne è valsa la pena”.
Catania, col Padova a porte chiuse. Trantino: “Ne è valsa la pena?”
Successivamente, prosegue lo sfogo del sindaco di Catania, Enrico Trantino: “Se avere agito per screditare la reputazione della nostra città e penalizzare le migliaia di tifosi che vorrebbero sostenere la squadra, li abbia resi orgogliosi. Abbiamo compiuto sforzi importanti per ridare dignità al nostro stadio; speravamo diventasse di nuovo luogo di aggregazione per chi desiderava supportare i colori rossazzurri e gioire con amici e familiari. Invece… invece qualcuno ancora crede che abbia senso compiere azioni che offendono la stragrande maggioranza di Catanesi che vorrebbero si parlasse del nostro territorio per le bellezze che esprime, e non per manifestazioni inqualificabili. E in un momento in cui da un risultato dipende la stagione, e ci sarebbe stato bisogno del nostro pubblico caloroso, ci vanno di mezzo la tifoseria vera e l’immagine di Catania. Ne è valsa la pena?” – ha concluso.
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Catania-Padova, la finale si giocherà a porte chiuse
Catania-Padova, finale di ritorno della Coppa Italia di Serie C, si giocherà a porte chiuse. A deciderlo il giudice sportivo dopo gli incidenti verificatisi allo stadio Euganeo durante l’intervallo della partita di andata e seguiti, sin qui, da otto fermi tra i tifosi rossazzurri. Ammenda di 10.000 euro al club etneo e di 5.000 euro al Padova.