Campionato virtualmente chiuso, i rossazzurri aspettano solo l’aritmetica certezza della promozione. La trasferta sul campo di Canicattì chiuderà i giochi?
Vola il Catania di Giovanni Ferraro. Dieci vittorie di fila in campionato, l’ultima delle quali in casa del Città di Sant’Agata terzo in classifica, la squadra rossazzurra nel 2023 ha solo vinto, infliggendo al campionato e alle avversarie l’ultimo colpo “mortale”. Con otto gare al termine del torneo ed un vantaggio di diciassette punti sulla seconda in classifica, il Locri, per gli etnei il raggiungimento dell’obiettivo potrebbe essere questione solo di qualche settimana. Anche dal punto di vista della matematica.
Promozione Catania, la trasferta con il Canicattì crocevia?
In settimana i rossazzurri riceveranno al Massimino la Cittanovese, mentre tra due domeniche saranno ospiti del Canicattì. Per il Locri secondo, invece, prima l’impegno casalingo con il Paternò e poi la trasferta sul campo del Città di Sant’Agata. Qualora il Catania vincesse entrambe le prossime due gare (contro Cittanovese e Canicattì) e, contestualmente, il Locri non riuscisse a vincere almeno una delle prossime due partite (ottenendo dunque anche una vittoria e un pareggio), già nel match contro il Canicattì del prossimo 19 marzo gli etnei festeggerebbero il ritorno tra i professionisti. Con un distacco a quel punto pari 19 o a 20 punti, per il Locri sarebbe impossibile raggiungere il Catania nelle restanti sei gare di campionato.
In casa con il Lamezia l’altra possibilità
Qualora invece il distacco tra Catania e Locri dovesse rimanere quello attuale, e cioè diciassette punti, anche dopo le prossime due giornate, il primo match-point si sposterebbe al 2 aprile, quando il Catania riceverà il Lamezia al Massimino. In questo scenario ai rossazzurri basterebbe vincere per garantirsi l’aritmetica certezza dell’approdo in Serie C. C’è chi, tra i tifosi, preferirebbe questa opzione, per avere la possibilità di festeggiare il ritorno tra i professionisti in casa, in uno stadio verosimilmente sold out. La partita contro il Canicattì presenterebbe invece alcune difficoltà logistiche, specie in merito all’impianto in cui disputare la gara, posto che la squadra biancorossa, non avendo a disposizione il proprio stadio, ha giocato le ultime gare nel piccolo “Saraceno” di Ravanusa (teatro peraltro nell’ultima giornata di scontri tra tifosi di Canicattì e Licata).
C’è solo da attendere
Scenari, naturalmente, che non cambiano di una virgola il fatto che il campionato, mai in dubbio, sia stato già chiuso da Lodi e compagni. La piazza etnea attende solo la matematica per dare l’addio al campionato di Serie D.
Simone Vicino