Catania invasa dalla spazzatura dopo la festa di Sant'Agata

VIDEO | Spazzatura e inciviltà, cosa rimane a Catania dopo la festa di Sant’Agata

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VIDEO | Spazzatura e inciviltà, cosa rimane a Catania dopo la festa di Sant’Agata

Redazione  |
martedì 06 Febbraio 2024

La città invasa dai rifiuti dopo i festeggiamenti suscita sdegno e rabbia in chi ha ascoltato gli appelli delle autorità sull'amore e sul rispetto verso Catania.

Il Borgo invaso dai rifiuti, spazzatura lungo via Etnea, qualche segno di cera: questo è quello che rimane a Catania dopo la festa di Sant’Agata, che – dopo la salita di Sangiuliano e il rientro in Cattedrale – a breve sarà giunta al termine. Il capoluogo etneo non mostra certo il suo lato migliore: ha ospitato, ancora una volta, la terza festa religiosa al mondo, con tutto quello che ne deriva sul fronte di arrivi turistici; ma non ha ascoltato le prediche di autorità religiose e cittadine che invitavano a trattare con amore la città.

Assieme alle foto e ai video dei momenti più belli dei festeggiamenti di Sant’Agata – la salita dei Cappuccini, l’uscita del 5 febbraio, i fuochi del Borgo -, quindi, in queste ore circolano anche quelli della “munnizza”. I resti di una popolazione che – in buona parte – ha ancora molto da imparare sul fronte della civiltà.

Spazzatura in giro dopo la festa di Sant’Agata

Da piazza Borgo a piazza Roma, nella mattina del 6 febbraio Catania si sveglia “invasa” dai rifiuti. Carte, confezioni di cibo, fazzoletti… Tutto ai bordi della strada, sui marciapiedi, davanti alle serrande ancora chiuse dei negozi e alle abitazioni.

Gli operatori sono già all’opera per iniziare a rimuovere i “resti” dei festeggiamenti, ma le immagini di Catania piena di immondizia generano sicuramente una riflessione: non si poteva fare nulla per evitarlo?

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I discorsi e gli appelli inascoltati

Naturalmente, la domanda è retorica e la risposta è semplice: sì, bastava essere civili ed evitare di gettare spazzatura a terra. O anche solo ascoltare le parole di Monsignor Renna e di Monsignor Barbaro Scionti durante la Messa dell’Aurora e i momenti di riflessione del corso della festa.

“Parla al nostro cuore in questi giorni, muovi a pietà il cuore di Dio verso di noi, aiutaci a rinnovarci nel cuore e nella mente perché il mondo nel quale viviamo, la nostra Città si attende da noi un contributo significativo all’edificazione di un mondo migliore, pulito e onesto“. Le parole di Scionti sull’amore e il rispetto verso la città, purtroppo, sembrano non aver fatto presa su molti, che approfittano dei festeggiamenti per mettere in atto gesti di inciviltà con la “certezza” – a loro dire – di rimanere impuniti.

Video di Chiara Borzì, foto di Davide Anastasi

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