Film, “Bombshell” ricostruisce lo scandalo della Fox News - QdS

Film, “Bombshell” ricostruisce lo scandalo della Fox News

Francesco Torre

Film, “Bombshell” ricostruisce lo scandalo della Fox News

venerdì 24 Aprile 2020

I primi minuti del film rappresentano una chiara dichiarazione di intenti e introducono tutti i temi chiave della sceneggiatura: la responsabilità personale e sociale, lo scontro con i poteri forti, il sessismo

BOMBSHELL
Regia di Jay Roach. Con John Lithgow (Roger Aisles), Charlize Theron (Megyn Kelly), Nicole Kidman (Gretchen Carlson), Margot Robbie (Kayla Pospisil).
Usa 2019, 109’.
Distribuzione: 01 Distribution/Amazon Prime Video

Narrazione in prima persona, sguardo in macchina, montaggio serrato, stringenti riferimenti all’attualità. I primi minuti del film rappresentano una chiara dichiarazione di intenti e introducono tutti i temi chiave della sceneggiatura: la responsabilità personale e sociale, lo scontro con i poteri forti, il sessismo.

Diretto da Jay Roach (“Austin Powers – Il controspione”, “Ti presento i miei”), “Bombshell” ricostruisce lo scandalo sessuale che nel 2016 ha investito l’emittente Fox News e in particolar modo il presidente Roger Aisles, costretto alle dimissioni in piena campagna elettorale per le presidenziali Usa.

L’habitat giornalistico viene narrato secondo i consueti cliché, ecosistema privilegiato per la proliferazione di una fauna cinica, famelica, tendente al cannibalismo, totalmente priva di umanità. Archetipi manichei suddividono i protagonisti in maniera schematica, e con essi alleati e nemici, tutti vittime di uno stesso poco convinto disegno moralistico.

Le tre figure femminili al centro dello script svolgono tre diverse funzioni narrative e permettono di esplorare i vari aspetti dell’intreccio senza sovrapposizioni, con una scrittura peraltro abbastanza brillante, sebbene rimanga la sensazione che i momenti migliori siano quelli eminentemente visivi, come la scena del “provino” a gambe scoperte fatto alla giovane giornalista interpretata da Margot Robbie.

Alcune soluzioni formali utilizzate per infittire ulteriormente e velocizzare la trama giudiziaria – che cresce verso la metà del film, fagocitando ogni riferimento alla politica – sfruttano il linguaggio dell’informazione televisiva in un cortocircuito tra mezzi di comunicazione di massa che può affascinare sebbene non sia del tutto chiaro quanto l’effetto possa essere cavalcato o subito. Stessa impressione si può avere a proposito dei meccanismi stessi di narrazione, che lasciano convivere soggettività e oggettività, voci interne e resoconti cronachistici in un flusso che potrebbe sembrare incoerente – e probabilmente lo è – ma che lascia rimbalzare in maniera piuttosto scaltra il tono provocatorio e accusatorio dell’assunto.

Voto: ☺☺1/2☻☻

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017