“Fa piacere leggere parole di apprezzamento di Italia Viva verso l’emendamento al dl fiscale che porterà 150 milioni alla città di Palermo e ad altri 200 Comuni dell’Isola.
Quello che non è piacevole, invece, è il tentativo quasi puerile di Faraone e dei suoi di intestarsi la paternità di un provvedimento del quale Italia Viva è venuta a conoscenza solo quando i relatori e primi firmatari dell’emendamento, i senatori Mauro Laus del Partito democratico e Emiliano Fenu del M5S lo hanno presentato in Commissione”. A dirlo è il deputato siciliano del Pd, Carmelo Miceli. “Per onore di verità – aggiunge – mi duole dover ricordare al senatore Faraone che, alla scoperta dell’emendamento, lo stupore del capogruppo di Italia Viva in Commissione Finanze è stato tale da chiedere chiarimenti sui contenuti e sulle ragioni dell’emendamento. Pertanto, in vista di mesi che si annunciano lunghi e complessi, a Faraone e agli esponenti di Italia Viva Palermo mi permetto di rivolgere un invito, anzi un consiglio: la campagna elettorale su Palermo si faccia con altri argomenti e, soprattutto, con un altro stile. Provare ad appropriarsi del lavoro degli altri, non ha mai prodotto risultati e non ha mai agevolato il confronto di merito”. (ANSA).