Controversie in materia di lavoro e ruolo di mediazione del consulente - QdS

Controversie in materia di lavoro e ruolo di mediazione del consulente

Chiara Borzi

Controversie in materia di lavoro e ruolo di mediazione del consulente

giovedì 29 Dicembre 2022

Evento promosso dall’associazione sindacale Ancl Catania in memoria del presidente Sciacca. A Palazzo degli Elefanti esperti a confronto sui temi del Dlgs 10 ottobre 2022 n. 149

CATANIA – La famiglia professionale e umana del consulente del lavoro catanese Guido Sciacca, scomparso prematuramente un anno fa, si è ritrovata a Palazzo degli Elefanti per una giornata di studio dedicato al tema della “Composizione della controversia di lavoro alla luce del Dlgs 10 ottobre 2022, n. 149”. Un appuntamento pensato per ricordare Sciacca nel merito di uno degli aspetti che il professionista etneo riteneva fondamentale per lo svolgimento della consulenza in ambito lavorativo, ovvero la formazione.

L’appuntamento promosso dall’Ancl Catania, associazione sindacale di cui Guido Sciacca è stato presidente per oltre 30 anni, è stato ospitato all’interno della sala consiliare “Giovanni Verga” e ha ricevuto il saluto del presidente del Consiglio comunale catanese Sebastiano Anastasi. “Questo appuntamento è importante per la città perché la vostra professione è fondamentale per Catania. Parlare di controversie nel lavoro è complicato oltremodo perché negli ultimi anni la materia ha subito modifiche repentine. Quando ho ricevuto la richiesta di Ancl Catania attraverso il vice capogruppo Mpa Alessandro Campisi ho subito accettato di ospitarvi sia per i motivi spiegati, ma soprattutto perché ritengo il Comune un luogo da dover nuovamente aprire alla città”.

Le parole della consigliera Ancl e coordinatrice pari opportunità Stefania Scoglio hanno anticipato il saluto di Anastasi. “Con la morte di Guido Sciacca ognuno di noi ha perso qualcosa, non solo i famigliari ma anche amici e colleghi. Nel ricordarlo non dimentichiamo la nostra provenienza, i nostri obblighi verso la formazione obbligatoria e la necessità di garantire qualità all’interno degli studi professionali. Per questo trattare oggi la disciplina della conciliazioni delle controversie nel mondo del lavoro, alla luce di una serie di novità legislative, vuol dire rispettare un ambito a cui il presidente Sciacca teneva e affrontare un tema su cui ha cercato sempre di proporre materia di specializzazione per i consulenti del lavoro”. La giornata di studio è stata moderata dall’avvocato Remigia D’Agata ed i lavori aperti dall’avvocato giuslavorista Palma Balsamo, presidente Agi Sicilia.

“I consulenti conoscono la materia e le sue modalità da tempo, per questo è necessario svolgere con competenza e professionalità il ruolo di mediatore nella risoluzione. Non è un compito da tutti – ha spiegato Balsamo – non servono solo competenze tecniche, ma di gestione delle relazioni umane tra le parti. In questi anni la disciplina ha cambiato finalità: nelle previsioni era stata introdotta a tutela del lavoratore, in virtù dello stato di soggezione in cui poteva trovarsi nel rapporto con il datore di lavoro. Il rischio era una riduzione dei diritti. Negli anni si sono aggiunti altri aspetti, come la promozione occupazionale o la deflazione del contenzioso. L’istituto della negoziazione assistita nasce proprio per deflazionare il carico giudiziario”.

“Tuttavia – ha evidenziato la presidente Agi Sicilia – non possiamo abbandonare il principio di garanzia dei diritti per ottenere un escamotage che rimedi all’inefficienza del nostro sistema giudiziario. Negli ultimi anni si è assistito anche ad un abuso di verbali di conciliazione in sede sindacale, dove molti dei conciliatori svolgono un servizio sbilanciato a favore dei datori di lavoro, invitati a far sottoscrivere ai lavoratori conciliazioni anche periodicamente. Questo ha comportato un aumento delle impugnazioni davanti all’autorità giudiziaria, perché non è vero che la conciliazione toglie ogni rischio nel rapporto tra lavoratore e datore. La procedura non può essere poi assolta in qualunque sede, pena la nullità”.

Di regressione della giurisprudenza ha parlato Giuseppe Sciacca, fratello del presidente Guido, e avvocato. “Già nel 2015 e nel 2016 mio fratello ha organizzato un appuntamento specificatamente dedicato a questo tema. Il mondo dei consulenti del lavoro riserva molte sorprese, oggi è caduto il mito della conciliazione tombale. In Ancl abbiamo sempre garantito conciliazioni in sede protette, a differenza del trend odierno, per cui registriamo anche la presenza oggi di una giurisprudenza assolutamente contraddittoria sulla materia e sembrano essere stati compiuti notevoli passi indietro”.

Sono stati relatori dell’appuntamento Ancl di Catania Andrea Di Costa con un intervento sui profili deontologici dei professionisti che operano in chiave conciliativa, Francesco Maccarrone argomentando sulla certificazione dei contratti come strumento deflattivo del contenzioso, Giuseppe Blancato con un intervento sulla tassazione e la contribuzione delle somme pagate in sede conciliare, infine Vincenza Cavallaro con un intervento sulla Legge di Bilancio 2022 e le agevolazioni contributive.

@ChiaraBorzi

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