Coppa Italia, Catania batte Rimini 2-0: le pagelle

Cicerelli-Castellini, un super Catania vola in finale di Coppa Italia: battuto 2-0 il Rimini

Antonino Lo Re

Cicerelli-Castellini, un super Catania vola in finale di Coppa Italia: battuto 2-0 il Rimini

mercoledì 28 Febbraio 2024

Trascinati da un Massimino agghindato a festa, i rossazzurri accedono all'ultimo atto della competizione

Una vittoria netta e senza discussioni. Il Catania batte il Rimini 2-0 e accede alla finale di Coppa Italia. I rossazzurri spinti da un Massimino tutto esaurito per l’occasione, ribaltano la sconfitta per 1-0 dell’andata grazie alle reti, una per tempo, di Cicerelli al 17′ e di Castellini all’84’. Un risultato che vale tantissimo e che può dare un senso alla difficile stagione degli etnei.

Catania-Rimini, la partita

Nei primi minuti è il Rimini a tenere il pallino del gioco, con il Catania che si chiude dietro cercando di prendere le misure agli avversari. Spinti dalla bolgia del Massimino, i rossazzurri escono a poco a poco la testa fuori dal guscio attaccando con una certa insistenza sull’asse Bouah-Sturaro-Chiricò. Proprio l’ex bianconero si inserisce con i tempi giusti creando diversi grattacapi ai romagnoli. Ed è grazie ad una sua iniziativa che nasce al 17′ il gol del vantaggio: il numero 8 recupera sulla linea di fondo un pallone che sembrava perso e mette in mezzo; Di Carmine lascia la sfera a Cicerelli che insacca per l’1-0. Il Rimini non resta a guardare e nel giro di un minuto tra il 27′ e il 28′ impegna alla parata Albertoni per ben due volte.

Nella ripresa Il Catania parte bene e mette pressione al Rimini che però alza la testa al 57′. Sugli sviluppi di un corner di Lamesta, Morra raccoglie una sponda di Gigli e carica la conclusione dall’interno dell’area senza inquadrare lo specchio. Gli etnei rispondono al 66′ con Tello che spreca malamente sparando addosso a Colombi. Dopo due minuti nuova occasione per gli ospiti con Morra che in rovesciata non inquadra la porta di poco. Il Massimino alza i decibel e il Catania trova il gol qualificazione con Castellini. Il difensore all’84’ raccoglie palla a metà campo, si accentra e scarica un sinistro imprendibile per Colombi. Incontenibile la gioia dei 19.842 presenti al Cibali. Il Catania è in finale di Coppa Italia: adesso resta l’ultimo ostacolo prima della gloria, il Padova.

Catania-Rimini, il tabellino

Marcatori: 17′ Cicerelli, 84′ Castellini

CATANIA (4-2-3-1): Albertoni; Bouah, Monaco (70′ Kontek), Castellini (VC), Celli (45′ Curado); Welbeck, Sturaro (C); Chiricò (70′ Chiarella), Tello, Cicerelli (88′ Haveri); Di Carmine (82′ Cianci).
A disp. di Vanigli: Furlan, Donato, Ndoj, Peralta, Marsura, Costantino.

RIMINI (4-3-3): Colombi (C); Lepri, Gorelli, Gigli (76′ Tofanari), Sala; Megelaitis, Langella (VC), Semeraro; Lamesta, Morra (76′ Cernigoi), Malagrida (62′ Garetto).
A disp. di Troise: Colombo, De Lucci, Quacquarelli, Pietrangeli, Ubaldi, Iacoponi, Rosini, Leoncini, Delcarro.

ARBITRO: Simone Galipò (Firenze)

Catania-Rimini, le pagelle dei rossazzurri

Albertoni 6: Quando chiamato in causa risponde sempre presente. Nel primo tempo viene sollecitato due volte. Sicuro e puntuale nelle uscite.

Bouah 6,5: Non solo spinta ma anche grande lavoro in fase di copertura. Dalla sua parte il Rimini fa fatica ad attaccare.

Monaco 6,5: Un baluardo in difesa. Gran senso della posizione e preciso nelle chiusure: il Catania non può fare a meno del suo numero 46. Dal 70′ Kontek 6: Positivo il suo ingresso in campo. Contiene assieme ai compagni l’assalto finale del Rimini.

Castellini 7: Nel primo tempo gioca da centrale mostrando grande sicurezza. Nella ripresa Vanigli lo sposta terzino sinistro togliendo un Celli in difficoltà e nel finale trova un gol pazzesco con un bolide che si insacca all’angolino. La qualificazione è anche sua.

Celli 5,5: Il peggiore del Catania e rimedia anche un’ammonizione. Il tecnico rossazzurro lo richiama in panchina al termine del primo tempo per affidarsi a Curado. Dal 45′ Curado 6: Da ulteriore compattezza al reparto difensivo, buona prestazione la sua.

Welbeck 6: Copre le spalle a Sturaro e aiuta la difesa in fase di non possesso. Chiama più volte i compagni a salire e macina chilometri su chilometri. Sinonimo di quantità.

Sturaro 6,5: Tra i più vivaci nel Catania, l’ex Juventus si inserisce spesso e volentieri attaccando la profondità. Grazie alla sua caparbietà, l’assist per il gol di Cicerelli. Cala vistosamente nella ripresa.

Chiricò 6: Solite giocate da prestigiatore, ma a volte tiene troppo il pallone mancando l’ultimo passaggio per i compagni. Deve imparare ad essere più concreto ed efficace. Dal 70′ Chiarella 6: Si vede poco, ma costringe Sala a ripiegare e limitare le sovrapposizioni.

Tello 6: Da un giocatore della sua qualità ci si aspetta molto di più. Palla al piede dimostra di essere di un’altra categoria ma fa troppo poco sulla trequarti. Nella ripresa si fa ipnotizzare a tu per tu con Colombi.

Cicerelli 7: Freschezza, dinamicità. E’ sempre al posto al posto nel momento giusto, l’esterno rossazzurro scarica in porta con tutta la sua forza il gol del vantaggio e nella ripresa corre avanti dietro su tutta la fascia sinistra. Gran giocatore.

Di Carmine 6: Nel primo tempo corre, si sbatte e offre sponde ai compagni. La volontà c’è, i palloni giocabili meno. Spesso si trova nella morsa dei difensori del Rimini e nella ripresa non ne ha più. Dall’82’ Cianci sv.

Vanigli 7: Il miglior Catania della stagione? Forse. E lui insieme a Lucarelli hanno il merito di aver lavorato duramente dopo la bruciante sconfitta di Taranto. I rossazzurri concedono poco e niente al Rimini, la squadra è ben messa in campo e resta sul pezzo per tutta la partita.

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