Il Catania cade a Taranto, De Marchi condanna gli etnei: le pagelle

Il Catania cade a Taranto: De Marchi condanna gli etnei, esame continuità fallito. Le pagelle

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Il Catania cade a Taranto: De Marchi condanna gli etnei, esame continuità fallito. Le pagelle

Simone Vicino  |
sabato 24 Febbraio 2024

Dopo la brillante vittoria sulla Juve Stabia, il Catania ricade nei vecchi problemi: da Taranto si torna con zero punti. Racconto della gara e pagelle.

Tredicesima sconfitta stagionale tra tutte le competizioni, decima per 1-0. Dopo la convincente affermazione sulla capolista Juve Stabia, la partita del Catania contro il Taranto doveva dire se la squadra guidata da Cristiano Lucarelli poteva aver inaugurato un nuovo percorso. La risposta? Negativa.

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I rossazzurri perdono 1-0 allo stadio “Erasmo Iacovone”, a decidere sono la rete all’11’ di De Marchi, giunto su situazione di palla inattiva (serie di rimpalli ed in generale poca reattività della difesa, ma sospetto fuorigioco dell’attaccante) ed il tasso di pericolosità offensiva degli etnei, che resta ancora una volta sostanzialmente nullo.

Dopo il vantaggio della squadra di Eziolino Capuano, all’interno di una gara brutta, sporca e segnata da tanti falli, il Catania costruisce davvero poco negli ottanta minuti di gioco e più rimanenti. Il risultato è la fotocopia di tante partite già viste in questa stagione: decisamente non il miglior viatico per affrontare la sfida di Coppa contro il Rimini, in programma mercoledì. La classifica in campionato, intanto, resta clamorosamente deficitaria. Di seguito le pagelle.

Le pagelle di Taranto – Catania

Albertoni 6 – Incolpevole sul gol di De Marchi, l’attaccante del Taranto calcia a distanza ravvicinata. Per il resto, a parte qualche intervento di ordinaria amministrazione, sostanzialmente spettatore della gara.

Castellini 6 – Dopo la doppietta da sogno siglata contro la Juve Stabia, il jolly bresciano stavolta ricopre il ruolo di terzino destro e chiude, nel finale con la squadra schierata a tre in difesa, da centrale. Gara solida e senza sbavature.

Monaco 6 – In generale non demerita, chiude bene su Bifulco lanciato a rete nella ripresa. L’unica leggerezza, che poteva costare caro, quando sulla traversa colpita da Miceli, si lascia scavalcare dal pallone.

Quaini 6 – Protagonista sfortunato dell’ultimo tocco che consegna, dopo un rimpallo, il pallone a De Marchi per la rete del vantaggio rossoblù. Per il resto conferma le buone impressioni destate contro la Juve Stabia nel ruolo di difensore centrale, sempre più suo.

Celli 5 – Il terzino arrivato dalla Ternana sta finora faticando. Dietro commette talvolta qualche leggerezza di troppo, spinge poi non senza difficoltà. Nelle gerarchie a sinistra Castellini gli è nettamente davanti.

Dal 64’ Bouah 5.5 – Entra in campo ma non lascia il segno in alcun modo.

Sturaro 5.5 – Scontate le due giornate di squalifica si riappropria del posto da titolare e della fascia di capitano. L’obiettivo è quello di aggirare la tenuta atletica non ancora ottimale con esperienza e senso tattico, ma non è centrato. Qualche buon tackle e poco altro. Dal 64’ Haveri 5 – Non si vede praticamente mai.

Welbeck 5.5 – Giocatore di grande generosità, quando deve impostare mostra i suoi limiti a livello tecnico. All’interno di una gara comunque sporca, è sua la conclusione del Catania più pericolosa: un destro a giro che stava per sorprendere Vannucchi.

Chiricò 5.5 – Pur senza incantare, è l’unico calciatore del Catania che, nel primo tempo, prova a creare qualcosa. Suo l’unico tentativo verso la porta degli etnei nella prima frazione anche se, a dire il vero, con una soluzione dalla distanza a dir poco estemporanea vicino alla linea di fondo. Nella ripresa trova qualche giocata sulla destra, ma il momento generale è quello che è.

Dal 76’ Peralta 5.5 – Qualche spunto c’è, forse la sua velocità di pensiero e di gambe sarebbe servita dall’inizio.

Tello 5 – L’impressione è che stenti a trovare la giusta posizione tra le linee: da trequartista finora non ha mai dato segnali. Meglio quando si abbassa da mediano a impostare il gioco nel secondo tempo, la prova resta insufficiente.

Dal 76’ Zammarini 6 – Se non altro alza, con qualche buona corsa in avanti, un po’ i giri del motore di un centrocampo sin troppo statico.

Cicerelli 5 – Fantasma nel primo tempo, è poco cercato dai compagni ed anche lui non si propone tanto. Qualcosa in più nella ripresa, ma non all’altezza di un giocatore del suo calibro. La speranza è di rivederlo al meglio contro il Rimini.

Dal 76’ Costantino 5.5 – Si muove tanto, ma non ha chance vere e proprie per calciare in porta.

Cianci 5 – Lucarelli lo schiera per la prima volta da titolare, proprio contro la sua ex squadra. Il Catania alza tante volte il pallone proprio per cercarlo nel gioco aereo, il centravanti barese però è decisamente poco pulito nel lavoro di sponda. Si vede di più quando entra Costantino, ma nell’ultima chance della partita è troppo egoista quando sceglie una difficile soluzione personale dalla distanza anziché servire l’ex Monterosi ben appostato in area.

Lucarelli 5 – “Una rondine non fa primavera”, aveva dichiarato l’allenatore rossazzurro dopo il successo dei suoi ragazzi contro la Juve Stabia.

In effetti così è stato, perché il Catania a Taranto è tornato a riproporre la sua classica prestazione: pochi tiri in porta e totale incapacità di rimontare da situazione di svantaggio. Il Rimini è tra quattro giorni, ma il tecnico rossazzurro sceglie di non applicare troppe rotazioni: rispetto alla vittoriosa gara contro la Juve Stabia ci sono tre inserimenti (Celli, Sturaro e Cianci). Conferma il 4-2-3-1, nella ripresa passa al 3-4-3 e poi chiude col doppio centravanti: apparentemente non sembra esserci soluzione all’atavica mancanza di gol del suo Catania. Non la migliore delle notizie visto che per passare in Coppa servirà vincere con almeno due reti di scarto.

Tabellino

Taranto-Catania 1-0

Marcatori: 11’ De Marchi

Taranto (3-4-3): Vannucchi; Luciani, Miceli, Enrici; Valietti (dal 71’ Mastromonaco), Calvano (dal 58’ Ladinetti), Matera (dall’81 Fiorani), Ferrara; Fabbro (dal 72’ Orlando), De Marchi (dal 58’ Simeri), Bifulco. All.: Capuano

Catania (4-2-3-1): Albertoni; Castellini, Monaco, Quaini, Celli (dal 64’ Bouah); Sturaro (dal 64’ Haveri), Welbeck; Chiricò (dal 76’ Peralta), Tello (dal 76’ Zammarini), Cicerelli (dal 76’ Costantino), Cianci.
All.: Lucarelli

Arbitro: Gasperotti di Rovereto

Ammoniti: Fabbro, Calvano, Ferraro, Bouah

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