Coronavirus, a Palazzolo Acreide c'è via Calogero Rizzuto - QdS

Coronavirus, a Palazzolo Acreide c’è via Calogero Rizzuto

redazione web

Coronavirus, a Palazzolo Acreide c’è via Calogero Rizzuto

sabato 02 Maggio 2020

Una strada è stata intitolata dall'Amministrazione comunale all'ex direttore del Parco archeologico di Siracusa ucciso dal covid-19. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Gallo, la nuova direttrice del Parco, Rita Insolia, e i familiari del dirigente

Una via di Palazzolo Acreide, Comune dell’aretuseo noto per il suo barocco Patrimonio dell’Umanità, è stata intitolata a Calogero Rizzuto, direttore del Parco archeologico di Siracusa ucciso poco più di un mese fa nell’ospedale Umberto I di Siracusa dal coronavirus.

Rizzuto era risultato infatti positivo al covid-19 e sulla sua morte la Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.

“E’ stato un uomo – ha detto il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo – che ha dato tanto a questo territorio, promuovendo la cultura e l’immagine”.

“Il Teatro greco di Palazzolo – ha aggiunto il Sindaco – era nel cuore di Rizzuto e noi oggi vogliamo omaggiarlo perché il suo nome non sia mai dimenticato”.

Alla cerimonia hanno preso parte il neo direttore del Parco, Rita Insolia, e i familiari di Rizzuto che dal giorno della morte hanno denunciato i ritardi nelle fasi di ricovero del congiunto presentando al palazzo di giustizia un esposto dopo quello del deputato regionale all’Ars, Nello Dipasquale.

Quest’ultimo era stato il primo a sollevare il caso, denunciando i ritardi nelle fasi di ricovero di Rizzuto, addossando gravi responsabilità al personale dell’ospedale Umberto I e alla stessa direzione dell’Asp di Siracusa che, nei giorni successivi al decesso, in un comunicato, aveva dichiarato che Rizzuto aveva rinunciato al ricovero.

“Se Calogero Rizzuto fosse stato ricoverato già giorno nove o dieci marzo, avrebbe potuto evitarsi la sala rianimazione, questo non tocca a me stabilirlo. Purtroppo il ritardo nell’individuare la positività del tampone per ben cinque giorni non ha fatto scattare prontamente l’obbligo di quarantena nei confronti di quanti, familiari, amici, collaboratori) avevano avuto contatti con lui proseguendo la loro normale vita” ha scritto il parlamentare regionale Nello Dipasquale nella sua denuncia, che è stata inviata anche al Prefetto.

Lo stesso deputato si è reso promotore di una iniziativa parlamentare per spingere il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore alla Sanità, Ruggero Razza, a rimuovere il direttore dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.

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