Coronavirus, protocollo Asp e Forze dell’ordine - QdS

Coronavirus, protocollo Asp e Forze dell’ordine

Stefania Zaccaria

Coronavirus, protocollo Asp e Forze dell’ordine

sabato 21 Marzo 2020

Nonostante i provvedimenti arrivano i primi contagiati dal virus all’ospedale Maggiore di Modica. Attenzione alta a Comiso, il comune con il maggior numero di casi positivi di Covid-19

RAGUSA – All’indomani della nuova ordinanza regionale che stabilisce misure più restrittive per contenere l’emergenza del Coronavirus, ogni Comune ibleo si è adeguato ovviamente alle direttive imposte, intensificando maggiormente i controlli.

Dopo l’esodo dal Nord alle province siciliane, intanto, l’Asp Ragusa, le Forze dell’ordine e i Vigili del fuoco hanno siglato un accordo per verificare il corretto isolamento fiduciario dei cittadini provenienti dal Nord e che sono obbligati a stare in quarantena.

Il protocollo si è reso necessario per consentire l’accesso informatico ai dati degli isolati, in modo da poter controllare meglio il corretto comportamento dei cittadini posti in quarantena. “Un accordo realizzato in uno spirito di fattiva e concreta collaborazione – ha sottolineato il direttore generale dell’Asp Ragusa, Angelo Aliquò – a tutela anche dei cittadini, per contrastare l’emergenza da Coronavirus nel territorio ibleo”. Nonostante questi provvedimenti, i risultati dell’ondata di trasferte si sono già visti con i primi ricoveri all’ospedale designato in provincia per i casi di Covid19, ossia il Maggiore di Modica. Qui sono già tre i ricoverati – in provincia i positivi accertati sono nove – e si è resa necessaria anche la chiusura del laboratorio analisi dell’ospedale visto che una infermiera è risultata positiva al tampone.

I controlli sono così stati estesi a tutto l’organico del reparto ma proprio ieri i risultati negativi hanno tranquillizzato l’intero sistema ospedaliero e la città. A questo allarme si aggiunge un provvedimento disciplinare aperto dall’Asp e una denuncia all’autorità giudiziaria di due dipendenti che non si sarebbero autodenunciati dopo essere tornati dal Nord Italia, da zone ad alto rischio epidemico. Erano rientrati tranquillamente in servizio. A Scicli e a Vittoria, l’Amministrazione comunale e la commissione straordinaria hanno stabilito controlli più severi per invitare la cittadinanza a stare a casa. Nel comune ipparino, inoltre, è stata pianificata – e già avviata – l’attività di igienizzazione e sanificazione delle strade e delle piazze della città, così come effettuato in diversi comuni iblei.

L’attenzione rimane alta anche a Comiso visto che la maggior parte dei casi positivi, cinque, sono tutti riconducibili alla città kasmenea. Pozzallo, invece, fa i conti con oltre cento passeggeri rientrati da Malta nelle scorse ore: tutti andranno in quarantena nelle proprie abitazioni ma il sindaco Roberto Ammatuna ha manifestato la propria preoccupazione, proponendo l’isolamento in strutture adeguate. “Nonostante i rigidi controlli – ha detto Ammatuna – non è semplice verificare il periodo di due settimane di quarantena non solo di chi è arrivato ieri sera ma anche dei loro familiari conviventi ed inoltre, non è nemmeno facile accertare se le abitazioni sono dotate degli spazi adatti ad ospitare con i criteri necessari l’intero nucleo familiare”.

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