Coronavirus, Fico parla di Europa, solidarietà e sociale - QdS

Coronavirus, Fico parla di Europa, solidarietà e sociale

redazione web

Coronavirus, Fico parla di Europa, solidarietà e sociale

venerdì 03 Aprile 2020

Il presidente della Camera, "il Piano Ue è un inizio, ma l'Italia non molli sui coronabond". Preoccupato dalla situazione al Sud, afferma che "chi non lavora va aiutato", esorta la politica a superare le divergenze e boccia il modello Orban

“Il piano della Commissione Ue è un inizio, ma ci sono tante strade da seguire”.

Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico parlando in tv.

“E’ stato bene – ha spiegato nel corso della trasmissione della Rai Agorà – sospendere il Patto di stabilità, bene le aperture della Von del Leyen, bene la Bce dopo le parole sciagurate della Lagarde. Ora bisogna continuare così e non mollare, con una Ue che aiuti in modo solidale”.

“Sono d’accordo con Conte – ha aggiunto il presidente Fico -, in questo momento non stiamo scrivendo un manuale di economia ma una pagina di storia. Oggi la Ue deve avere come centro l’idea di solidarietà. Non se ne esce se non si mette questa parola al centro”.

Puntare sui coronabond o sarà un problema per tutti

“Meccanismi, debito e gli strumenti che conosciamo – ha dichiarato poi – non servono all’Italia né a nessuno. Dobbiamo andare a una condivisione del debito, e i coronabond sono una strada giusta. L’Italia non deve mollare su questo: ne va del futuro dell’Ue. Se la Ue non sarà solidale oggi non lo sarà domani e non avrà senso. E sarà un problema per tutti”.

La questione sociale mi preoccupa, soprattutto al Sud

“Sono preoccupato per la questione sociale – ha detto ancora Fico -, ma penso che nel Sud c’è una grande forza per aiutarsi reciprocamente e si stanno mettendo in campo importanti risorse per aiutare quelli che hanno bisogno. Alla fine riusciremo a supportare tutti quelli che hanno bisogno e sono in difficoltà”.

Parlando della situazione del contagio nel sud, Fico sostiene: “Non potrei non essere preoccupato. Ma se guardo i dati dico che il Sud sta facendo un buon lavoro, la cittadinanza ha risposto bene ed è ligia alle regole. Ci sono ottime opportunità di fare un percorso che porti alla uscita dell’emergenza”.

Nessuno resti indietro, chi non lavora va aiutato

“Chi ora non lavora più – ha osservato il Presidente della Camera – e non ha alcuna entrata va aiutato come le famiglie che non hanno alcun tipo di reddito. I comuni hanno avuto 400 milioni per dei buoni spesa. Si deve continuare in questo modo, non lasciando sole le persone. Si deve fare sempre di più. Lo Stato deve stare vicino a quelli che sono in difficoltà con provvedimenti ad hoc, coprire tutte le famiglie del Paese, a partire da quelle che vivono un disagio maggiore. E lo Stato lo sta facendo”.

Occorre lavorare superando le divergenze politiche

A una domanda sull’attacco della Regione Lombardia al Governo, Fico ha risposto: “E’ chiaro che una discussione ci può sempre stare ed essere, il punto è che poi bisogna trovare una dimensione comune”.

“L’obiettivo di tutti – ha sottolineato – è di superare l’emergenza, ed è quello su cui tutti dobbiamo e devono lavorare, buttando alle spalle le polemiche politiche. Superiamo l’emergenza con responsabilità e poi si parla di tutto”,

“Il Parlamento lavora e non si è mai fermato. Abbiamo dovuto gestire la necessità di tutelare la sicurezza dei dipendenti e dei parlamentari consentendo i lavori parlamentari. Lavoriamo e continuiamo a farlo.

Modello Orban incompatibile con la democrazia

E parlando di sistemi democratici, fico ha sottolineato che quello lanciato da Orban in Ungheria “è un modello che non rappresenta le democrazie europee”.

“Non credo – ha aggiunto – che votare pieni poteri senza un termine sia compatibile con la democrazia europea. Non va bene”.

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