Coronavirus, "la Sanità al Sud ha contenuto il contagio" - QdS

Coronavirus, “la Sanità al Sud ha contenuto il contagio”

redazione web

Coronavirus, “la Sanità al Sud ha contenuto il contagio”

sabato 04 Aprile 2020

Lo ha detto il presidente del Css Locatelli. Per la prima volta scende il numero dei pazienti in terapia intensiva. Scende anche il numero giornaliero di morti, ma la fase critica non è finita. Mascherine e distanziamento sociale. Ma Fontana...

“Nell’Italia centromeridionale c’è stata la capacità del sistema sanitario di contenere una crescita importante del numero di soggetti infetti. Non era scontato ottenere questo risultato” ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli nel corso di un incontro con i giornalisti.

Richiamo al rispetto delle norme, la crisi è ancora aperta

Ma non è il momento di mollare o di abbassare la guardia: “Richiamo tutti – ha detto Locatelli – al rispetto delle norme. Bisogna avere dei comportamenti di alto senso di responsabilità individuale. Il pericolo non è scampato, ma è solo la dimostrazione che quanto messo in atto è servito per contenere la diffusione epidemica”.

“Se guardiamo ai numeri – ha sottolineato -, dal 27 marzo a oggi in nove giorni si è passati da più di 120 accessi nelle terapie intensive a un saldo negativo di 74 malati, che non sono più oggi nelle terapie intensive rispetto al numero di ieri. Anche il numero di deceduti si è ridotto dai 970 ai 680 attuali. Ma non abbiamo superato la fase critica. Il pericolo non è scampato, non abbiamo scampato proprio nulla”.

Non penalizzata la produzione di mascherine, rispettare la distanza

“Riguardo alle mascherine – ha poi sottolineato Locatelli – è passato un messaggio che dev’essere corretto: non c’è alcun collo di bottiglia che vuole penalizzarne la produzione”.

“Le mascherine – ha aggiunto – sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto con covid-19. L’idea che esista una quota di asintomatici infettanti può essere di utilità, ma la misura fondamentale è quella del distanziamento sociale. In questo momento noi non abbiamo dato l’utilizzo obbligatorio delle mascherine come indicazione”

Fontana, “mascherine obbligatorie in Lombardia”

Nonostante avesse accettato nella riunione Governo-Regioni di ieri di evitare “fughe in avanti”, il governatore leghista lombardo Attilio Fontana proprio non ce l’ha fatta.

Fors’anche per cercare di riguadagnare consensi dopo le critiche alla sua gestione dell’emergenza da parte dei sindaci del territorio.

Così in Lombardia si dovrà andare in giro indossando la mascherina o comunque con una protezione su naso e bocca.

Lo prevede appunto la nuova ordinanza del presidente della Regione Lombardia, che del resto proprio a un’immagine con la mascherina deve la propria popolarità.

L’ordinanza di Fontana entrerà in vigore domani.

“Mascherine obbligatorie in Lombardia? Io non la uso perchè rispetto le distanze. E’ importante indossarla se non si rispettano le distanze”, ha commentato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.

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