Dalle 14 di oggi, grazie a un'apposita ordinanza firmata ieri sera, il Comune del Palermitano sarà chiuso, com'era già avvenuto anche nella scorsa primavera. Tra gli ottanta contagiati del focolaio anche il sindaco, ricoverato in ospedale, e il segretario comunale
C’è una nuova “zona rossa” in Sicilia: è a Villafrati, nel Palermitano.
L’ha istituita il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con un’apposita ordinanza firmata ieri a tarda sera, dopo aver sentito il sindaco, Francesco Agnello, peraltro positivo al coronavirus e ricoverato da qualche giorno nell’ospedale Civico di Palermo con il segretario comunale Sebastiano Furitano.
Il provvedimento, che entrerà in vigore alle 14, si è reso necessario per evitare il diffondersi del contagio del covid-19, dopo che gli uffici dell’Asp hanno segnalato la presenza di un cluster che al momento conta ottanta persone.
Villafrati – che era già stato “zona rossa” per oltre un mese durante l’ondata di coronavirus della scorsa primavera – si aggiunge alle altre quattro aree attualmente off limits, tutte sedi della Missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte a Palermo.
“È una misura di primo contenimento – ha sottolineato ieri sera dopo aver firmato l’ordinanza il governatore Musumeci – concordata con l’Amministrazione comunale e resa obbligatoria per evitare la diffusione incontrollata del virus. Troppi positivi in pochi giorni dimostrano che, evidentemente, non sono state adottate le minime precauzioni richieste”.
“Possiamo prevedere – ha aggiunto – le regole più rigide e le sanzioni più elevate, ma è necessario il buon senso da parte di ognuno di noi, che mi pare, invece, stia mancando”.
“Per questo motivo – ha proseguito il Governatore -, rinnovo l’invito a tutti i cittadini a usare la mascherina, anche all’aperto, se non ci sono le distanze minime e, soprattutto, a evitare gli assembramenti. Solo così possiamo limitare i contagi”.
Musumeci ha concluso con un appello ai prefetti dell’Isola, “affinché diano disposizioni più ferree alle forze dell’ordine in tema di controlli: la Sicilia, che pur dal punto di vista sanitario è preparata a un’eventuale impennata di ricoveri, non può permettersi un nuovo lockdown”.