Coronavirus, trentamila morti nel mondo. Un terzo in Italia, che destina fondi ai suoi poveri - QdS

Coronavirus, trentamila morti nel mondo. Un terzo in Italia, che destina fondi ai suoi poveri

redazione web

Coronavirus, trentamila morti nel mondo. Un terzo in Italia, che destina fondi ai suoi poveri

domenica 29 Marzo 2020

In Spagna con 5.982 morti, ma la situazione si fa esplosiva negli Usa e in Gran Bretagna. Conte annuncia, quattro miliardi e mezzo ai Comuni e quattrocento milioni subito per la spesa agli indigenti. Un coordinamento per l'assistenza alimentare. Entro il 15 aprile la Cassa integrazione. La ministro Catalfo firma il decreto, seicento euro per i professionisti delle casse. Il nodo Europa, marcia indietro della Von Der Leyen dopo la battuta sugli eurobond

Secondo il conteggio del Centro studi su Covid-19 della Johns Hopkins University, sono ormai 665.164 i contagi da coronavirus nel mondo e le vittime a livello globale hanno raggiunto quota 30.852.

Il dato che colpisce è che un terzo si concentra in Italia, dove sono stati registrati 10.023 morti, cui segue la Spagna con 5.982.

Ma la situazione si fa esplosiva soprattutto negli Stati Uniti, che ha il numero più alto di contagiati, con 124.686 casi, e dove il numero di morti, per ora contenuto, potrebbe impennarsi. E lo stesso vale per la Gran Bretagna, dove tra i contagiati ci sono il premier Boris Johnson, alcuni ministri e il principe Carlo d’Inghilterra.

Ma se in Gran Bretagna e Usa il peggio deve ancora venire, ieri il premier Conte ha segnalato “il numero più alto di guariti”, sottolineando, “ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino buone notizie. Noi ci manteniamo sempre vigili per adeguare le nostre valutazioni sulla base delle loro raccomandazioni”.

Ma oltre alla pandemia, quel che si profila è anche una crisi economica mondiale senza precedenti.

Conte provvede a Comuni e indigenti

Intanto, per fronteggiare la situazione emergenziale, Conte ha annunciato ieri sera alcuni importanti provvedimenti economici.

“Ho appena firmato – ha detto – un dpcm che dispone 4,3 miliardi a valere sul fondo di solidarietà dei Comuni. Con ordinanza della Protezione civile aggiungiamo a questo fondo quattrocento milioni, un ulteriore anticipo che destiniamo ai Comuni col vincolo di destinarlo alle persone che non hanno i soldi per non fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari”.

Aver cura di tutti, non lasciare indietro nessuno

Mentre il Banco Alimentare stima a livello nazionale un aumento del 20% delle richieste di cibo con punte fino al 40%, come in Campania, l’idea del Governo nazionale è quella, come ha sottolineato la ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, quella di “avere cura di tutti, non lasciando indietro nessuno”.

Per questo nascerà un Coordinamento alimentare per l’assistenza agli indigenti.

“Migliaia di volontari – ha detto – insieme agli enti caritativi in tutta Italia stanno garantendo il sostegno ai più deboli. Dobbiamo essere al loro fianco e rafforzare in ogni modo la loro azione anche con tutti i presidi di sicurezza sanitaria. Come Ministero stiamo lavorando per aumentare subito le quantità di cibo da distribuire, ma serve uno sforzo collettivo istituzionale mai fatto prima. Rischia di ingenerarsi un’emergenza alimentare che dobbiamo impedire in tutti i modi”.

“Le persone più fragili – ha aggiunto – devono sapere che siamo già al lavoro per garantire a tutti l’accesso al cibo”.

Conte, Cassa integrazione dal 15 aprile

“La ministro Catalfo e l’Inps – ha aggiunto il Presidente del Consiglio – stanno lavorando senza sosta. Vogliamo mettere tutti i beneficiari della Cassa integrazione di accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”.

Catalfo firma il decreto per i seicento euro agli autonomi

Firmato intanto il decreto che destina per i professionisti e i lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza private un indennizzo di seicento euro per il mese di marzo.

La ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha fissato le modalità di attribuzione del Fondo per il reddito di ultima istanza per chi ha subito danni all’attività dalla diffusione del Coronavirus.

Il bonus andrà chiesto alla propria Cassa e sarà erogato a chi ha avuto redditi fino a 35.000 o, tra 35.000 e 50.000, abbia subito cali di attività di almeno il 33% nei primi tre mesi del 2020.

Catalfo, per aprile previsto un importo superiore

“Si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza”, ha spiegato la ministro Catalfo, ribadendo che “siamo già al lavoro sulle nuove misure per il decreto di aprile, dove l’obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore”.

Conte, dal primo aprile domande con un click

“Stiamo lavorando per rendere fruibile il prima possibile” gli indennizzi, ha detto ieri Conte, e “dal primo aprile con un click si potrà fare domanda e saranno erogati i seicento euro, che vogliamo rafforzare e allargare”.

Quanto al ministro Roberto Gualtieri, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di Reddito di emergenza, ha detto: “Non è tanto il momento di riformare strumenti ordinari ma di far fronte a una situazione straordinaria: il bonus sarà reso più rapido, più efficace e più universale per chi non usufruisce di una fonte di reddito”.

La proposta del Pd per chi non riesce a pagare l’affitto

Aiuti a chi non riesce a pagare l’affitto di casa, Cig in deroga anche per colf e badanti sono intanto alcune delle proposte avanzate dal Pd per il prossimo decreto di aprile.

Tra le proposte quella a firma Mirabelli per finanziare con almeno cento milioni il fondo inquilini morosi incolpevoli.

Europa, schiarita sul fronte eurobond

Sullo sfondo degli aiuti alla popolazione italiana più fragile, rimane la questione degli euroabond, con un altro scivolone europeo: ieri la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, aveva dichiarato “La parola eurobondo è uno slogan, dietro c’è una questione di garanzie”.

All’immediata reazione del governo italiano con Conte (“l’Europa sia all’altezza, le proposte le farà l’Eurogruppo, non la presidente”), la von der Leyen ha fatto marcia indietro: “In questo momento, la Presidenza non esclude alcuna opzione entro i limiti del trattato”.

“Prendiamo atto del chiarimento – ha commentato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – fornito dalla Presidente della Commissione europea Von Der Leyen rispetto alle parole sbagliate sui Coronabond. Ora la Commissione lavori davvero a tutte le opzioni possibili, nessuna esclusa. Non c’è tempo da perdere”.

Macron al fianco dell’Italia, “Ue egoista”

Intanto il presidente transalpino Emmanuel Macron si è posto “al fianco dell’Italia” contro la “Ue egoista”.

“Non voglio un’Europa egoista e divisa – ha detto – e non supereremo questa crisi senza una solidarietà europea forte, a livello sanitario e finanziario”.

“L’Ue, la zona euro, si riducono a un’istituzione monetaria e a un insieme di regole che consentono a ogni Stato di agire per conto suo? O si agisce insieme per finanziare le nostre spese, i nostri bisogni in questa crisi vitale?”.

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