Corte dei Conti, doccia fredda sulle gestioni del Comune gelese - QdS

Corte dei Conti, doccia fredda sulle gestioni del Comune gelese

Liliana Blanco

Corte dei Conti, doccia fredda sulle gestioni del Comune gelese

venerdì 19 Novembre 2021

I magistrati contabili hanno presentato una lunga relazione in cui vengono contestati i Rendiconti relativi agli anni 2017, 2018 e 2019. Nel mirino la riscossione dei tributi e i debiti fuori bilancio

GELA (CL) – La scure della Corte dei Conti è calata sulle gestioni economico-finanziarie del Comune degli ultimi tre anni. In una relazione di sessanta pagine della Sezione di controllo, la Magistratura contabile ha carcerato i Rendiconti del Comune nel periodo compreso fra il 2017 e il 2019, ovvero una forbice compresa in tre differenti gestioni del Municipio: dal sindaco Domenico Messinese, al commissario Maurizio Arena, fino all’attuale sindaco Lucio Greco.

Nel documento sono stati sollevati grossi dubbi sulla gestione finanziaria dell’Ente, con “profili di irregolarità contabile e criticità per gli equilibri di bilancio, nonché di difformità dalla sana gestione finanziaria”.

Incapacità di riscuotere i tributi, un carico pesantissimo di debiti fuori bilancio e ritardi sull’approvazione dei bilanci annuali sono gli argomenti principali che ha portato la Magistratura contabile come motivazioni sulla bocciatura dei Rendiconti. Una notizia che non sconvolge più di tanto: basti pensare che i debiti fuori bilancio da anni rappresentano una sorta di montagna da scalare per il Comune di Gela, tanto che secondo la Corte dei Conti il problema sarebbe stato sottovalutato e addirittura sarebbero stati presentati numeri incompleti ed errati.

La Corte dei Conti ha inoltre sottolineato il peso del contenzioso complessivo tra Comune e Tekra: le somme per la raccolta dei rifiuti create dalle discrepanze tra il costo del servizio e il gettito Tari fa vacillare gli equilibri di bilancio, che sarebbero poi stati rimessi in asse in qualche modo.

Nel 2018 il debito vantato dalla Tekra ammontava a più di 11 milioni di euro di cui 7.654.860,96 inglobati in due decreti ingiuntivi, oggetto di una transazione che avrebbe dovuta essere pagata in cinque anni. Manca però all’appello un’apposita delibera sul debito fuori bilancio da parte del Consiglio comunale e non c’è notizia degli altri sei milioni di euro e dei debiti maturati dopo aprile 2018.

I magistrati della Corte dei Conti hanno poi rilevato incapacità dell’Ente nell’organizzazione e attuazione dell’attività di recupero dei crediti e della riscossione dei tributi, mentre pesano anche i debiti della partecipata Ghel

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017