Costi nascosti telefonia, indaga l’Agcom - QdS

Costi nascosti telefonia, indaga l’Agcom

Marco Carlino

Costi nascosti telefonia, indaga l’Agcom

venerdì 12 Aprile 2019

Altroconsumo: “Solo il 6% dei negozi su 160 fornisce spontaneamente dettagli sulle spese extra”
Sotto la lente di ingrandimento tutti gli operatori telefonici, sul caso pure l’Antitrust

ROMA – Agcom e Antitrust si stanno occupando di un problema che coinvolge gli utenti che attivano la linea telefonica con operatori: troppo spesso, infatti, al cliente vengono nascosti alcuni costi o caratteristiche tecniche reali delle offerte. A rivelare l’esistenza di questa indagine è l’associazione dei consumatori Altroconsumo.

“Solo il 6% dei negozi tra i 160 visitati da Altroconsumo, tra store ufficiali e rivenditori multimarca, fornisce spontaneamente dettagli sui costi extra-soglia”, ha tuonato l’associazione. Ma per legge esiste l’obbligo di dare ai clienti tutte le informazioni sui costi. Questo anche per telefono, dove agli utenti troppo spesso vengono nascosti i costi reali dell’offerta o i costi di recesso.

Le telefonate, però, sono registrate dall’operatore e quindi l’utente può rivendicare i propri diritti, se reclama per un’informazione ben precisa. Discorso più complicato se si attiva un’offerta al negozio, in quel caso tutelarsi diventa più complicato. E “nel 92% dei casi il negoziante non chiede informazioni sul profilo di consumo del cliente prima di proporgli un piano tariffario. Nel 50% dei casi si ricevono risposte sbagliate (se si chiedono informazioni sulle penali per recesso anticipato. Il 23% degli addetti alle vendite non specifica il nome dell’offerta che sta proponendo al cliente.

“Gli addetti alla vendita sono molto loquaci quando si tratta di spiegare ciò che è scritto a caratteri cubitali sulle tariffe in promozione, ma diventano stranamente laconici quando si chiede loro se esistono servizi a pagamento già attivi sulla sim”.

Altroconsumo ha passato in rassegna 160 punti vendita tra ufficiali e rivenditori autorizzati di undici operatori telefonici a Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo. Costi di extra soglia (che scattano quando l’utente esaurisce i GB) e quelli di disdetta (che possono essere di vario tipo e molto variabili a seconda dell’offerta) sono sotto la lente di ingrandimento da parte di Agcom e Antitrust. È di recente scoperta la sanzione di Agcom a Wind 3 per mancata trasparenza sui costi di extra soglia di vecchie offerte a marchio 3.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sta indagando in questa fase anche sull’applicazione delle regole sui nuovi (ridotti) costi di disdetta, ma basta dare un’occhiata sui siti degli operatori per verificare che non vengono rispettate le regole esistenti. E quindi il consumatore si trova ancora a pagare, in caso di disdetta anticipata finale, una maxi rata per il cellulare incluso nel contratto oppure a restituire tutti gli sconti fruiti fino a quel momento.

Nell’eventualità, a quanto pare molto diffusa, di mancato rispetto delle norme Agcom, l’utente può sempre reclamare (anche via piattaforma gratuita Conciliaweb) per rifiutare il maxi addebito finale; ma non tutti sono a conoscenza di questa possibilità.

Nel mirino di Agcom anche il rispetto delle regole sui bollini “fibra ottica” (ossia sulla trasparenza verso le caratteristiche tecniche delle offerte). A tutto ciò si affianca un’indagine dell’Antitrust, in corso in questi giorni, sulla trasparenza delle offerte di rete fissa (per costi e caratteristiche tecniche) di Tim, Wind 3, Vodafone e Fastweb.

Le offerte telefoniche a tariffa fissa si sono rivelate dunque delle trappole piene di servizi non richiesti e costi in più e Quando lo si scopre potrebbe essere troppo tardi, causando perdite di denaro. Gli operatori adesso saranno chiamati ad un’ulteriore trasparenza e a stare più attenti al totale rispetto delle norme.

Marco Carlino

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017