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Covid, vaccinati infettano molto meno dei no vax, ecco perchè

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Covid, vaccinati infettano molto meno dei no vax, ecco perchè

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lunedì 02 Agosto 2021

La carica virale dei vaccinati si ferma nel naso e dura al massimo 3 giorni, e ha dunque molte meno occasione di infettare gli altri

Secondo i dati italiani, un vaccinato con doppia dose ha circa il 12 per cento di possibilità di contrarre l’infezione da Covid 19 da un positivo. Non solo: la carica virale, nel loro caso, si ferma nel naso e dura al massimo 3 giorni, e ha dunque molte meno occasione di infettare gli altri.

Questi i dati, pubblicati dal Corriere della Sera, che smontano, in parte, quanto detto da Anthony Fauci, il celebre immunologo statunitense, che aveva sostenuto, nei giorni scorsi, che la carica virale nei non vaccinati e nei vaccinati fosse identica. Una tesi che faceva comunque parte di un discorso molto più ampio ma che è stata presa ad esempio sull’ormai nutrito esercito di no vax.

I DATI

Un’indagine in corso all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma mostra che su 2.900 vaccinati circa 40 si sono infettati (1,5%), leggendo lo studio . “Stiamo osservando che in questo 1,5% di vaccinati la presenza del virus rimane confinata al naso, mentre i polmoni sono liberi — spiega Carlo Federico Perno, direttore della Microbiologia e virologia al Bambino Gesù —. Questo avviene perché, dopo il vaccino, nei polmoni sono già presenti le difese contro Sars-CoV-2, mentre nel naso no. Però la reazione immunitaria, nei vaccinati, è rapidissima anche nel naso: entro breve tempo le difese arrivano e nel giro di 2-3 giorni riescono a abbattere la carica virale fino ad eliminare il virus. Dunque, vaccinato in rari casi può infettarsi e, in un ulteriore sottogruppo, avere una carica virale alta, esattamente come i non vaccinati. La differenza è che, mentre un non vaccinato resta infetto e quindi contagioso per diversi giorni (e può ammalarsi gravemente), il vaccinato ha “a disposizione” solo un breve tempo (1-2, massimo 3 giorni) per trasmettere ad altri l’infezione e inoltre è molto raro che si ammali con sintomi gravi. Questa scoperta cambia completamente gli elementi fondanti del dibattito su vaccinati e non”.

In poche parole, dunque, il vaccinato non solo non si ammala gravemente se infettato dal Covid, ma anche molto, molto meno tempo per “contagiare” gli altri.

Con possibilità dunque, questo è chiaro, molto molto minori rispetto ai non vaccinati che vanno in giro con addosso il virus.

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