Il giornalista su Twitter usa toni forti sul caso della piccola scomparsa da Mazara del Vallo. Fioccano le reazioni e le contestaz
“La vicenda della piccola Pipitone è talmente intricata che ci ha rotto le balle”. Polemiche e raffica di reazioni al post del direttore editoriale del quotidiano Libero, Vittorio Feltri, intervenuto sul caso di Denise Pipitone. Sul caso della piccola, scomparsa da Mazara del Vallo, negli ultimi giorni si è tornato a discutere in tv. E sono tornate al centro del dibattito le piste della Valtellina e della Tunisia.
Denise Pipitone, parole choc di Feltri su Twitter
Al tweet dei giorni scorsi hanno fatto seguito tante risposte stizzite alle quali Feltri ha replicato con un secondo post. “Lo so che si chiama Pipitone – ha scritto Feltri rispondendo a chi lo bacchettava per aver sbagliato il cognome della piccola scomparsa da Mazara del Vallo –. Dopo 17 anni mettetevi il cuore in pace. Aggiungo che io i miei cinque figli non li ho mai mandati in strada a quattro anni. E adesso hanno l’età del dattero”.
Polemiche per il tweet di Feltri su Denise Pipitone
Dure prese di posizione alle parole di Feltri da parte di chi lo segue su Twitter. “Non penso lo direbbe se si trattasse di sua figlia. Ma come è noto la solidarietà, il senso di giustizia, la richiesta di aiuto, valgono solo se in direzione di noi stessi medesimi, gli altri si arrangino e non rompano giusto?”. Questo uno dei commenti. C’è poi chi scrive: “Che post veramente infelice!”. E ancora: “La seguo con piacere ma in questo caso ha avuto una caduta di stile, mi dispiace”. “Io spero sia fake perché altrimenti resterei molto sconcertato”, si legge in un altro commento.
L’editoriale di Feltri sui bambini scomparsi
Nei giorni scorsi Feltri ha anche scritto un editoriale uscito su Libero Quotidiano in cui fa un cenno alla vicenda di Denise Pipitone ma inserendola in un quadro più ampio. Il direttore editoriale non ha nominato mai la piccola scomparsa da Mazara del Vallo se non nel titolo.
“Mi preme sottoporre alla vostra cortese attenzione alcune statistiche, che giudico raccapriccianti. Soltanto nei primi sei mesi di quest’anno sono state depositate 6.312 denunce di scomparsa di minori (dati Direzione centrale della Polizia criminale). E questi numeri sono in linea con quelli dello scorso anno. In sostanza, spariscono circa 35 minorenni al giorno, più di uno ogni ora, oltre la metà dei quali non vengono più ritrovati, ovvero finiscono inghiottiti in una sorta di buco nero, quindi scompaiono per sempre. Per alcuni di questi pargoletti ci sono famiglie, padri e madri, in attesa perenne e disperata di riabbracciarli. Ma altri vengono dimenticati, in quanto non c’è anima che li attenda, che sia alla ricerca di loro, che si chieda che fine abbiano fatto. Nessuno li ama e questa è la ragione per cui sono esposti a qualsiasi tipo di pericolo”.
