Edilizia scolastica, una crisi senza fine, Taormina in cerca di nuove soluzioni - QdS

Edilizia scolastica, una crisi senza fine, Taormina in cerca di nuove soluzioni

Massimo Mobilia

Edilizia scolastica, una crisi senza fine, Taormina in cerca di nuove soluzioni

mercoledì 09 Ottobre 2019

Dopo il via libera ai lavori per la Vittorino da Feltre, l’ennesima tegola è caduta sul Comune. Nei giorni scorsi l’evacuazione del plesso Santa Filomena, nella frazione di Trappitello

TAORMINA (ME) – Incassato il successo per aver finalmente assegnato i lavori che porteranno alla riapertura della scuola elementare Vittorino Da Feltre, chiusa dal 2004, una nuova tegola si è abbattuta sulla già compromessa salute dell’edilizia scolastica taorminese.

La sede di Santa Filomena, nella popolosa frazione di Trappitello, è stata evacuata nei giorni scorsi, dopo che un sopralluogo dei tecnici comunali ha comprovato l’inagibilità per mancanza di sicurezza. Il sindaco, Mario Bolognari, si è trovato costretto a diramare un’ordinanza con la quale ha provveduto alla chiusura immediata di tutto il primo piano della scuola, cioè quello che ospitava le classi di prima e seconda elementare, “a salvaguardia della pubblica e privata incolumità, per evitare rischi dovuti alla caduta di calcinacci e frantumi di laterizi”.

Già nel corso dell’estate si erano manifestate alcune lesioni nel tetto di una classe, che però non erano state considerate di entità tale da prevederne la chiusura. Le prime piogge, invece, avrebbero aggravato la situazione. Stando a quanto descritto nella relazione di Massimo Puglisi, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, la verifica del solaio di copertura ha evidenziato infatti la “presenza di micro fessure e rumori sordi”, che sono segnali precursori del distaccamento di intonaco e laterizi, “presumibilmente a causa di infiltrazioni di acqua di acqua piovana dal terrazzo di copertura”. Insomma, il tetto delle classi è a rischio crollo, soprattutto in vista delle piogge autunnali. Meglio evitare che arrivi sulle teste dei bambini spostandoli altrove, fino a quando i lavori necessari non saranno ultimati. Alunni e attrezzature di quattro classi elementari sono così stati trasferiti nell’altra sede di via Francavilla.

Palazzo dei Giurati dovrà adesso mettere a punto un progetto per la messa in sicurezza del tetto e un restyling completo del plesso di Santa Filomena, in tempi che, considerando la solita burocrazia, si protrarranno al prossimo anno. Sembra una vera e propria maledizione per i piccoli taorminesi delle elementari, ricordando l’ultra decennale esodo che hanno dovuto subire, dal 2004 in poi, i bambini dell’Istituto comprensivo 1, quello del centro storico, ancora oggi ospitati nella scuola media Ugo Foscolo, dopo la chiusura della Da Feltre. Circa 400 unità, tra alunni e addetti ai lavori, tutti insieme in un edificio che ne dovrebbe ospitare di meno perché anch’esso ai limiti dell’agibilità, e sul quale più volte abbiamo documentato la perdita di finanziamenti che lo avrebbero messo a norma e in sicurezza. Sarà ancora così per lungo tempo, almeno per l’anno scolastico in corso e anche per quello del prossimo anno, in attesa che i lavori da 1 milione e 795 mila euro a valere sui fondi europei, assegnati soltanto da pochi mesi, possano finalmente partire, procedere nei tempi previsti e arrivare a conclusione, per mettere la parola fine alla pagina più nera della scuola taorminese.

Di recente anche il primo cittadino è tornato sull’argomento, suggerendo che quella chiusura, avvenuta nel 2004 soltanto a scopo precauzionale e sulla scia di eventi sismici nel resto d’Italia, probabilmente sia stata affrettata. A rimetterci in questi anni sono stati gli alunni, costretti a fare lezione altrove. Amaro destino, che toccherà presto anche alle uniche classi rimaste nell’ala agibile, quella della materna, che dovranno trasferirsi per l’apertura del cantiere.

Guardando ai nuovi problemi emersi a Trappitello, la speranza è che per la scuola di Santa Filomena non si ripeta una nuova Da Feltre, ovvero che si arrivi in tempi brevi all’esecuzione dei lavori “idonei a rimuovere ogni criticità” – come da ordinanza sindacale – e scongiurare qualsiasi pericolo di crollo. Criticità che, in mancanza di interventi, prima o poi verranno a galla anche nella scuola della frazione di Mazzeo, come più volte denunciato dalla dirigenza scolastica.

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