Emergenza Covid-19, nulla giustifica la violenza ma non si può scegliere tra il virus e morire di fame - QdS

Emergenza Covid-19, nulla giustifica la violenza ma non si può scegliere tra il virus e morire di fame

redazione

Emergenza Covid-19, nulla giustifica la violenza ma non si può scegliere tra il virus e morire di fame

venerdì 30 Ottobre 2020

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore

Caro Direttore,

Leggo da una nota dell’Ansa, ripresa ovviamente da Facebook, di espressioni comunicate da un esponente del Governo (Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale) nonché importante riferimento di un partito parlamentare che è pilastro indiscusso dell’attuale compagine governativa, il quale dichiarando l’ovvietà, ribadisce: “Davanti alla violenza non ci sono scuse, nulla di tutto ciò è accettabile”.

“Un Paese civile – ha continuato – non può accettare episodi come quelli visti a Napoli. Nessuno può permettersi di aggredire donne e uomini delle nostre Forze dell’ordine”. Fermo restando il “bla,bla, bla” dell’inconsistenza politica e della reale, evidente incapacità gestionale della catena organizzativa, mi permetto pensare che sarebbe necessario fare innanzi tutto un poco di chiarezza:

– I Dpcm sembrano elaborati per mantenere uno “statu quo (in statu quo ante)” di terrorismo sanitario al fine di restringere il più possibile le aree di controllo su una inerme popolazione, bombardata da dati e valutazione solo contrastanti tra loro, in modo che nessuno possa esprimere soluzioni concretamente reali o tanto meno “pensare” di andare a votazioni nazionali;

– L’oracolare Cts (Comitato tecnico scientifico) è nominato dal medesimo organismo che emana i decreti, cioè il Governo, e non essendo elettivo non può essere indipendente. Quindi ergo che potrebbe esprimersi più o meno come gli viene chiesto;

– I Commissari di nomina governativa spendono e spandono con ignota trasparenza, con pieni poteri e spesso per indicati prodotti inesistenti, il dottor Domenico Arcuri “docet”;

– Le Regioni, con un Parlamento che di fatto è praticamente esautorato, vivono sull’equilibrio interpretativo dei rispettivi Presidenti, alcuni dei quali non sanno assolutamente come districarsi, mentre altri sembrano finalmente potere esprimere il loro nascosto lato teatrale;

– Il risultato è che l’Italia è economicamente allo stremo, con un Pil futuro che pare inesorabilmente condannarci alla canna del gas ed essere solo appetibili per le speculazioni finanziarie le quali, operano quotidianamente grazie anche alle irresponsabilità dell’ego-referenziale di alcuni “scienziati” per i quali l’apparire ad ogni costo è fuor dubbio più importante di qualsiasi salute pubblica;

– Infine, nella realtà stiamo ancora aspettando che qualche luminare, nella scienza che professa di conoscere, spieghi a noi “elementi da rieducare” come mai questo Covid-19 ora persiste nell’attaccare e mutando in continuazione solo gli umani di razza bianca, visto che in Cina pare essersi dissolto, anzi ha favorito una crescita trimestrale del Pil esponenziale e in Africa, da dove passerà la vera Via della Seta cinese, non pare destare l’allarme giornalistico che sta soffocando l’Europa, la Russia e le Americhe.

Ovviamente nulla naturalmente può giustificare la violenza, tanto meno verso cittadini che vestono la divisa per amore della propria Patria, ma è evidente che la scelta tra le molte incongruenze che stiamo passando non possa essere tra il Covid-19 e il morire di fame. Bisogna avere soluzioni certe.

“Se una Legge è ingiusta, un uomo non ha solo il Diritto di disobbedire: è suo dovere farlo” disse Thomas Jefferson, III Presidente degli Stati Uniti d’America. Concludo dicendo che, coloro che a tutti i costi vogliono rappresentarci, quando tentano di parlare scrivendo dovrebbero verificare il collegamento del cervello con la realtà.

Fulvio Lorenzetti

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017