La zona più colpita è lo Stato di Veracruz: famiglie costrette ad abbandonare le case.
Emergenza incendi in Messico: le fiamme stanno letteralmente “divorando” gli Stati messicani, interessando centinaia di ettari in numerose città.
Secondo i dati della Commissione forestale nazionale (CONAFOR), solo nella giornata di martedì 26 marzo sarebbero divampati incendi boschivi in 18 Stati. Un vero e proprio dramma, legato con ogni probabilità allo stato di siccità e forse perfino dall’azione di qualche piromane.
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Emergenza incendi in Messico, il punto
In base agli ultimi dati, fortunatamente gli incendi degli ultimi giorni non avrebbero provocato morti o feriti. La zona più colpita è la valle dell’Orizaba, nello Stato di Veracruz, sulla costa del Golfo del Messico. Altre zone interessate dalle fiamme sarebbero la Riserva ecologica di Tehuacan, l’Aserradero di Maltrata, Axoxohuila Soledad Atzompa e Las Galeras di Ayahualulco.
Nelle ultime ore sarebbero stati attivi ben 95 roghi, tanto estesi da interessare circa 3.049 ettari di terreno (secondo la Commissione forestale nazionale messicana). Ancora da stimare i danni ai campi, al bestiame, alle abitazioni: gli incendi avrebbero costretto diverse famiglie a lasciare le proprie case, mentre i vigili del fuoco e tutte le autorità messicane sono a lavoro per mantenere sotto controllo l’emergenza.
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La siccità, un dramma globale
Dietro l’emergenza incendi c’è con ogni probabilità il fenomeno della siccità. Un “filo rosso” che unisce Messico, Sicilia e centinaia di altri territori al mondo. Una faccia della crisi ambientale e climatica che travolge il pianeta, mettendo a rischio non soltanto l’economia (soprattutto il settore dell’agricoltura e il turismo) ma anche e soprattutto la salute e il benessere degli esseri umani.
Fonte foto e video: Twitter – Omar Carreón
