Export, il “Made in Sicily” fa gola a Europa, Nord Africa e Asia - QdS

Export, il “Made in Sicily” fa gola a Europa, Nord Africa e Asia

redazione

Export, il “Made in Sicily” fa gola a Europa, Nord Africa e Asia

sabato 14 Dicembre 2019

Unioncamere Sicilia: nel terzo trimestre 2019 il fatturato si è attestato sui 6,8 miliardi. A spingere sono come sempre prodotti petroliferi raffinati e chimici, apparecchi elettronici, agroalimentare e bevande

PALERMO – L’export siciliano torna e crescere nel terzo trimestre 2019.
Da luglio a settembre il fatturato delle vendite all’estero si è attestato complessivamente su 6,8 miliardi di euro, con un aumento del 11% rispetto al secondo trimestre del 2019. A certificare i numeri dell’export siciliano è l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia che ha rielaborato i dati regionali dell’Istat riguardanti i primi nove mesi del 2019.

“I dati dell’export – dice il presidente di Unioncamere Sicilia Giuseppe Pace – confermano la ripresa nel terzo trimestre 2019 delle vendite all’estero e si apprezza sapere che i prodotti siciliani fanno gola principalmente ai paesi che appartengono all’area geografica europea, ma anche Africa, Asia e America”.

Tra le province con la migliore performance, Siracusa si conferma in cima alla classifica con 3,9 miliardi di fatturato; seguono Catania (1,3miliardi), Messina (800 milioni) e Ragusa.

L’area geografica nel quale il prodotto Made in Sicily è più apprezzato è l’Europa, seguita da Africa settentrionale, Asia orientale e America settentrionale. La classifica dei Paesi destinatari dei prodotti dell’Isola nel terzo trimestre 2019 sono la Croazia con 657 milioni, Stati Uniti con 564 milioni, Francia con 436 milioni, Slovenia con 367 milioni. A seguire Spagna, Germania, Algeria e Paesi Bassi.

A spingere l’export siciliano, nel terzo trimestre di quest’anno, sono coke e prodotti petroliferi raffinati (3,8 miliardi), prodotti chimici, computer e apparecchi elettronici, agroalimentare e bevande (866 milioni circa di fatturato).

“A fare la parte del leone – aggiunge il segretario generale di Unioncamere Sicilia Santa Vaccaro -sono come sempre coke e prodotti petroliferi raffinati che rappresentano oltre la metà del totale delle esportazioni made in Sicily. Apprezzati all’estero, oltre ai prodotti chimici e apparecchi elettronici, i prodotti agroalimentari e le bevande la qual cosa certifica che la cucina e i prodotti dell’Isola sono sempre più graditi”.

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