Federconsumatori: previsioni spese italiani durante periodo saldi

Tempo di saldi invernali, la spesa media si abbassa: ecco i motivi del calo

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Tempo di saldi invernali, la spesa media si abbassa: ecco i motivi del calo

Redazione  |
mercoledì 03 Gennaio 2024

L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima una stagione non troppo rosea

Tempo massimo terminato per fare i regali considerato che Natale è ormai alle spalle? Le cose non stanno proprio così, visto che per gli italiani sta per avvicinarsi il tanto atteso momento dei saldi invernali 2024. Dunque, compere a ioisa per se stessi e per gli altri tra sconti e promozioni imperdibili. Assortito più che mai, come sempre, il settore merceologico. Si va dall’abbigliamento alle scarpe, dagli accessori all’intimo passando per l’arredo casa i tessili e la tecnologia. La data fatidica di avvio non è univoca in tutta Italia: una sola regione fa oggi da aprifila, le altre dovranno aspettare ancora un po’.

Valle d’Aosta in pole position

La Conferenza delle Regioni ha confermato due differenti date di avvio, per i saldi invernali 2024. Non tutte le regioni, infatti, hanno scelto lo stesso giorno per cominciare. La Valle d’Aosta ha deciso di anticipare, rispetto a tutte le altre. Qui la Legge Regionale n. 12 del 7 giugno 1999 all’art. 16 prevede che le date dei saldi invernali vengono concentrate tra il terzo giorno feriale antecedente il 6 gennaio e il 31 marzo. Ecco quindi che chi vuole fare shopping a prezzi convenienti potrà farlo già a partire da oggi, 3 gennaio. Gli sconti andranno avanti per 60 giorni e, come di consueto, c’è stato in vigore il divieto di effettuare promozioni nei 15 giorni precedenti la data di avvio. Il discorso cambia per il resto del Paese.

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In Sicilia da giorno 5

Gli abitanti della Valle d’Aosta avranno accesso ai saldi invernali 2024 con anticipo, rispetto a chi vive nel resto d’Italia. Nelle altre regioni del Paese, infatti, l’avvio è slittato di 48 ore. È previsto per il giorno 5 gennaio 2024 in Abruzzo, Campania, Calabria, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Puglia, Sicilia, Basilicata e Veneto. La durata del periodo promozionale è però variabile, non univoca. La Giunta della Campania, per esempio, ha stabilito periodo non superiore a 60 giorni. Nel Lazio, invece, la durata sarà di 6 settimane, mentre di 45 giorni in Puglia, 8 settimane in Piemonte.

Spesa media in calo

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori stima una stagione non troppo rosea per i saldi invernali: circa il 27% delle famiglie approfitterà delle vendite promozionali. Se aumenta leggermente il numero di famiglie che approfitteranno degli sconti, si abbassa invece la spesa media, che secondo le nostre stime si attesta a 169,70 euro a famiglia (il 4,9% in meno rispetto a gennaio 2023). Esiste, però, un forte divario: vi sono infatti famiglie che spenderanno cifre ben superiori a questa media, altre che non effettueranno alcun acquisto. Tra coloro che acquisteranno a saldo non manca chi ha “rimandato” qualche regalo di Natale al periodo di vendita promozionale, per acquistarlo a prezzi più vantaggiosi. A determinare il calo della spesa vi sono le numerose promozioni ormai divenute abituali nel periodo pre-natalizio, di cui le famiglie hanno approfittato ampiamente, specialmente per i regali di Natale. Inoltre contribuisce il cambiamento climatico, che ha determinato temperature sopra la media che non aiutano a spingere al rialzo l’acquisto dei capi invernali.

Famiglie in difficoltà

Oltre a ciò, prosegue la situazione di difficoltà che interessa molte famiglie, costringendole a rinunce e atteggiamenti di consumo improntati alla prudenza, soprattutto in vista dei rincari che arriveranno nel 2024, che il nostro Osservatorio ha stimato pari a 1.011,26 euro a famiglia. Chi ha intenzione di effettuare acquisti approfittando dei saldi deve comunque tenere a mente alcune regole e raccomandazioni importanti: il rischio di incorrere in un inganno purtroppo è sempre dietro l’angolo ed è diffusa la possibilità di imbattersi in promozioni decisamente poco vantaggiose.

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