Finanziaria 2023 in Sicilia, emendamenti e commenti - QdS

Finanziaria degli accordi tra equilibrio dei conti, emendamenti e perplessità dell’opposizione

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Finanziaria degli accordi tra equilibrio dei conti, emendamenti e perplessità dell’opposizione

Redazione  |
sabato 28 Gennaio 2023

Maggioranza e opposizione si esprimono sui risultati ottenuti in termini di Manovra Regionale per l'anno 2023, una Legge di Stabilità dal valore complessivo di 16,5 miliardi di euro.

Una Finanziaria 2023 relativamente “snella” e con un testo nuovo che presenta circa 100 emendamenti in Sicilia: finalmente c’è un accordo – almeno apparente – tra maggioranza e opposizione e, tra tempi stretti e polemiche, c’è la Manovra regionale ha preso forma.

Finanziaria 2023, il commento di Falcone e Schifani

“Dopo una lunga e proficua sessione di lavoro in Commissione Bilancio, ha preso forma una legge di Stabilità dal valore complessivo di 16,5 miliardi di euro che si poggia su tre pilastri: la certezza dei conti, il sostegno all’economia e allo sviluppo, l’ascolto di tutte le forze politiche e sociali della Sicilia. Non c’è un solo ambito d’intervento o socio-economico che non viene toccato dall’intervento della Regione, a dimostrazione dell’attitudine servente che ispira l’azione di governo della giunta Schifani”. Queste le parole dell’assessore regionale all’Economia Marco Falcone.

Schifani, parlando della Finanziaria 2023 per la Sicilia, esprime particolare soddisfazione per il lavoro svolto – tra alti e bassi e dibattito acceso con le opposizioni, soprattutto M5S e Sud chiama Nord di Cateno De Luca, che avevano presentato circa 500 emendamenti – soprattutto per garantire l’equilibrio dei conti.

“Siamo chiamati – ha dichiarato il governatore – a coniugare l’esigenza di garantire l’equilibrio dei conti con il dovere di far fronte alle conseguenze di una congiuntura economica e sociale particolarmente difficile a causa degli effetti della pandemia e della guerrae l’esigenza di garantire l’equilibrio dei conti con il dovere di far fronte alle conseguenze di una congiuntura economica e sociale particolarmente difficile a causa degli effetti della pandemia e della guerra. Questo deve richiamare tutti noi a un maggiore senso di responsabilità. Il governo regionale con questa manovra finanziaria sta facendo la propria parte.

Un clima “costruttivo” alla Regione

Parlando della Finanziaria, il presidente Schifani ha ringraziato tutte le parti coinvolte – opposizioni comprese – auspicando che “si instauri un clima costruttivo, pur nella differenza naturale di posizioni, che miri all’esclusivo interesse dei siciliani”.

Alcuni emendamenti e provvedimenti

Al centro della Finanziaria 2023 della Regione c’è l’attenzione al mondo del lavoro, in particolare ai dipendenti e ai precari in Sicilia che – complici la disoccupazione e l’inflazione – vedono notevolmente ridotto il proprio potere d’acquisto. Si è parlato di lavoratori forestali, Pip, lavoratori Rmi e il passaggio dei lavoratori Asu a contratti di 36 ore settimanali.

In più, come ha ricordato l’assessore Falcone, la Legge di Stabilità 2023 ha dato una spinta decisiva ai Comuni siciliani: “Alla certezza dei trasferimenti ordinari, di cui anticiperemo a maggio le prime tre trimestralità, affianchiamo la misura straordinaria del Fondo di progettazione da 200 milioni di euro. Le amministrazioni locali potranno così avvalersi di risorse e professionalità aggiuntive per cogliere tutte le opportunità di finanziamento che si prospettano nell’attuale congiuntura”.

Tra gli emendamenti della Finanziaria 2023 ci sono anche provvedimenti per rendere più sicure le spiagge libere siciliane, con un milione di euro ai Comuni per ripristinare il servizio di vigilanza e salvataggio. Un emendamento che ha visto come primo firmatario Marco Intravaia (FdI). Ci sono anche finanziamenti per carnevali, feste di paese e perfino per il miglioramento dei campi sportivi.

Finanziaria 2023 in Sicilia, il commento delle opposizioni

“La nostra parte l’abbiamo fatta, nonostante i tempi ristretti che sono stati imposti al calendario dei lavori e, quindi, ai dovuti approfondimenti. Grazie ai nostri emendamenti la Finanziaria uscita dalla commissione Bilancio è certo meno brutta di quella che vi era entrata, ma per cambiare completamente volto ci voleva un miracolo“. Questo il commento del capogruppo del M5S all’Assemblea regionale siciliana, Antonio De Luca, che aggiunge: “Con le nostre norme a favore dell’occupazione, dei Comuni, ai quali abbiamo letteralmente salvato le riserve, per gli Asu in carico agli enti locali, che inizialmente erano stati esclusi dal testo della finanziaria, per i disabili, per i lavoratori pendolari delle isole minori, contro il caro bollette, per la riqualificazione delle aree degradate e la salvaguardia costiera, noi abbiamo fatto sicuramente quello che andava fatto per migliorare il testo”.

“Certo non è una finanziaria di sviluppo per la Sicilia, ma è certo meno brutta di quella che aveva confezionato il governo”, spiega il pentastellato, aggiungendo che proseguirà il lavoro del M5S in aula per migliorare ulteriormente il risultato finale.

Sulla Finanziaria si è espresso anche Cateno De Luca, che commenta: “Come opposizione abbiamo fatto il nostro dovere, desta qualche perplessità il grande numero di emendamenti arrivato dalla maggioranza, segno che il testo di partenza non piaceva molto nemmeno ai partiti che sostengono Schifani. Altra grande perplessità è quella del ricorso ai fondi Fsc che non sappiamo in realtà che peso reale avranno. Siamo dell’idea che si stia preparando l’ennesima finanziaria di cartone che non consentirà alcun rilancio dell’Isola e che le aspettative dei siciliani andranno ancora una volta deluse perché è evidente che la riprogrammazione dei fondi Fsc non è per nulla agevole, né immediata”, conclude De Luca.

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