Finanziaria, accordo all'Ars: il voto slitta all'8 gennaio - QdS

Finanziaria, intesa all’Ars: voto slitta all’8 gennaio. De Luca: “Non faremo sconti”

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Finanziaria, intesa all’Ars: voto slitta all’8 gennaio. De Luca: “Non faremo sconti”

Redazione  |
venerdì 22 Dicembre 2023

Maggioranza e opposizione hanno trovato l'accordo per allungare i tempi di discussione della Finanziaria regionale.

L’Assemblea regionale siciliana non si fermerà durante le festività natalizie per riuscire ad approvare la Finanziaria. L’esame del testo della Manovra in Sala d’Ercole è iniziata nelle scorse ore e proseguirà nella giornata di oggi, venerdì 22 dicembre, con la votazione dei primi articoli.

La discussione verrà ripresa anche nelle giornate di giovedì 28 e venerdì 29 dicembre. In occasione della conferenza dei capigruppo è stato deciso che l’ultima tappa per ottenere l’approvazione della Manovra siciliana dovrà avvenire entro l’8 gennaio. Una manovra che scongiurerà, di fatto, l’esercizio provvisorio.

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Galvagno: “Grazie alle forze politiche”

Il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha voluto ringraziare tutte le forze politiche e il Governo regionale per essere riusciti a “rendere più agevoli” i lavori per approvare la Legge di Bilancio. Lo stesso presidente d’Aula è stato protagonista della mediazione tra maggioranza e opposizione per riuscire a trovare una quadra sull’estensione dei lavori d’Aula.

De Luca: “Aspetti da migliorare”

“Naturalmente questo non significa che la maggioranza avrà sconti sul voto perché l’impianto di questo bilancio e soprattutto della Legge di Stabilità non ci convince per i motivi che ho già espresso ieri nella qualità di relatore della opposizione della commissione bilancio”, fa sapere Cateno De Luca attraverso una nota pubblicata sui social.

“Ci sono degli aspetti che vanno migliorati e siamo disponibili a contribuire per modificare alcuni articoli di questa Finanziaria. Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo condotto con i colleghi 5 Stelle e del Pd che ci ha consentito già in commissione bilancio di cassare ben 10 articoli e di modificarne 20 sui 30 rimasti”, ha sottolineato ancora il sindaco di Taormina.

Il leader di Sud chiama Nord ha “ribadito la necessità di un intervento del presidente della Regione sulla situazione dei fondi extra regionali e sullo scippo a trattativa privata dei fondi sviluppo e coesione per finanziare il Ponte sullo Stretto di Messina”.

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