Fisco, da riforma spinta verso l’adempimento spontaneo - QdS

Fisco, da riforma spinta verso l’adempimento spontaneo

Salvatore Forastieri

Fisco, da riforma spinta verso l’adempimento spontaneo

mercoledì 24 Maggio 2023

La legge delega all’esame del Parlamento prevede una “rivisitazione” e razionalizzazione del calendario fiscale. Tra le novità anche la sospensione dell’invio di comunicazioni ad agosto e dicembre

ROMA – Come è noto, l’articolo 14 del Disegno di legge delega sulla riforma tributaria (presentato in data 23 marzo 2023, Camera dei Deputati n. 1038), prevede la rivisitazione dei princìpi e dei criteri direttivi specifici per la revisione generale degli adempimenti tributari, anche con riferimento ai tributi degli enti territoriali, spingendo all’adempimento spontaneo, riducendo gli adempimenti e gli obblighi dichiarativi.

Prevede, inoltre, l’armonizzazione dei termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi e di versamento, con particolare attenzione al mese di agosto (si spera anche quello di dicembre), la semplificazione della modulistica (incentivando comunque l’uso della dichiarazione precompilata), l’esclusione dalla decadenza da benefìci fiscali nel caso di inadempimenti formali o di minore gravità; la semplificazione delle modalità di accesso dei contribuenti ai servizi messi a disposizione dall’Amministrazione finanziaria, ampliando e semplificando le modalità per il rilascio delle deleghe ai professionisti abilitati; la previsione della sospensione, nei mesi di agosto e dicembre di ciascun anno, dell’invio delle comunicazioni, degli inviti e delle richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie da parte dell’Amministrazione finanziaria ferma restando la salvaguardia dei termini di decadenza. Ed infine, importantissimo, la necessità di armonizzare progressivamente i tassi di interesse applicabili alle somme dovute dall’Amministrazione finanziaria e dai contribuenti.

Questa volta vogliamo ricordare tra le tutte importanti previsioni che il testo del disegno di legge governativo, come già detto all’esame del Parlamento, contiene, e cioè, quelle di cui alle lettere b), i) ed l) del predetto articolo 14, disposizioni secondo le quali “Nell’esercizio della delega, il Governo osserva altresì i seguenti principi e criteri direttivi …” :
b) armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento, razionalizzandone la scansione temporale nel corso dell’anno, con particolare attenzione per quelli aventi scadenza nel mese di agosto;
i) prevedere, ferma restando la salvaguardia dei termini di decadenza, la sospensione, nei mesi di agosto e dicembre di ciascun anno, dell’invio delle comunicazioni, degli inviti e delle richieste di atti, documenti, registri, dati e notizie da parte dell’Amministrazione finanziaria; “.
l) prevedere la sospensione, nel mese di agosto, dei termini per la risposta dell’Agenzia delle entrate alle istanze di interpello.

Insomma, una revisione sostanziale dell’intero calendario fiscale, quello che, unitamente ai tanti altri problemi, specialmente quello dell’ancora tanto attesa semplificazione e della confusione normativa esistente, rendono attualmente la vita troppo complicata ai contribuenti ed ai loro Professionisti.
Non c’è dubbio, infatti, che solo armonizzando le scadenze fiscali (quelle degli adempimenti e quelli dei versamenti), specialmente quelle del mese di agosto, e la sospensione, per i mesi di agosto e di dicembre, dell’invio da parte dell’Amministrazione finanziaria di comunicazioni, inviti e richieste di documenti, rappresentano già un grande sollievo per tutti gli addetti ai lavori, specialmente se tali disposizioni contenute nel disegno di legge delega verranno “sviluppate” adeguatamente dal Governo, semplificando e rendendo chiari tutti gli adempimenti, anche quelli di versamento, ai quali i contribuenti sono tenuti.

L’eliminazione dei troppi “clik day” e delle troppe date di scadenza dei versamenti, oggetto sovente di proroghe, magari annunciate solo con “comunicati stampa” e regolarizzate legislativamente a tempo abbondantemente scaduto, oppure differite per legge in quanto scadenti in giorni festivi, rappresenterà un grosso passo avanti, sicuramente a vantaggio non solo dei contribuenti, ma, come peraltro risulta dalla relazione al citato disegno di provvedimento legislativo sulla riforma tributaria, un vantaggio per la spinta verso la “tax compliance” che, come più volte evidenziato dalla pagine di questo Quotidiano, rappresenta una dei più efficaci metodi per la diminuzione dell’evasione.

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