Forestali, sindacati, "Pronti allo sciopero generale" - QdS

Forestali, sindacati, “Pronti allo sciopero generale”

Antonino Lo Re

Forestali, sindacati, “Pronti allo sciopero generale”

venerdì 26 Novembre 2021

“Lunedì saremo in sit-in a Palermo, nei giorni successivi ci incontreremo con tutti i capigruppo dell’Assemblea regionale che hanno raccolto il nostro invito. Sia chiaro, però, che colpi di mano e false promesse ai lavoratori, patetiche passerelle e bugie seriali, rendono impossibile ogni confronto con la Regione sulla riforma forestale. Siamo pronti allo sciopero generale, ancora una volta accanto alle centinaia di sindaci siciliani che hanno firmato la nostra proposta e aderito alla Giornata Sveglia Regione”. Così, gli Esecutivi di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia riuniti oggi in videoconferenza su iniziativa dei segretari generali Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino.

“Ad anni di battaglia condotta da operaie e operai forestali insieme con Fai, Flai e Uila – sottolineano gli esecutivi unitari delle tre organizzazioni di categoria – qualcuno vorrebbe rispondere con una risposta povera presentata come disegno di legge e con un ricco paniere di mezze verità. Al danno, poi, si aggiunge la beffa dei ritardi cronici nei pagamenti”. Fai, Flai e Uila Sicilia denunciano “le cose non dette ai forestali, a partire dal fatto che il disegno di legge del governo Musumeci nega qualsiasi stabilizzazione, offre soltanto precariato a vita e blocca assurdamente il turn-over. È altresì inaccettabile che venga spacciata per una miglioria e una magnanima concessione la garanzia di 180 giornate, perché queste saranno effettivamente disponibili solamente dopo sei o sette anni almeno dall’entrata in vigore della normativa, peraltro a fronte di un taglio progressivo degli organici e delle risorse”.

Fai-Flai-Uila Sicilia contestano, inoltre, la “menzogna dei vincoli di spesa imposti dall’accordo Stato-Regioni: già oggi, infatti, la gran parte dei fondi per la Forestale provengono da finanziamenti europei e sono destinati a investimenti per l’ambiente che non possono essere furbescamente confusi con la spesa corrente, questa sì da ridurre”.

Le organizzazioni confermano, infine, “la necessità di una legge utile alla difesa del territorio e alla sicurezza dei siciliani. Tra roghi e alluvioni, non si può passare di emergenza in emergenza. Non smetteremo mai di rivendicare una riforma vera. Ci rivolgiamo ancora una volta all’Ars, al suo presidente e a ogni singolo deputato perché non si abbatta sulla forestale e sulla Sicilia un ddl che non migliora le cose. Anzi, le peggiora”. (ANSA).

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