Giro di Sicilia, Caruso vince la seconda tappa

Giro di Sicilia, Caruso vince la seconda tappa: tripletta italiana con Nibali e Pozzovivo

Antonino Lo Re

Giro di Sicilia, Caruso vince la seconda tappa: tripletta italiana con Nibali e Pozzovivo

Nunzio Currenti  |
mercoledì 13 Aprile 2022

Il campione ragusano ha vinto la seconda tappa del Giro di Sicilia, la Palma di Montechiaro-Caltanissetta, di 152 km. Preceduti Nibali e Pozzovivo

Le braccia alzate al cielo sull’arrivo di Caltanissetta e nella sua Sicilia. L’abbraccio con la moglie Ornella e il papà Salvatore. La scena finale è un film che aveva sognato più volte e che diventa finalmente realtà. La favola di Damiano Caruso si tinge di un nuovo ed esaltante capitolo dopo le imprese della passata stagione.

L’arrivo di Damiano Caruso (Foto Filippo Mazzullo)

Il campione ragusano, con indosso la maglia della Nazionale, s’impone nella seconda tappa del Giro di Sicilia 2022, in un arrivo “regale”, superando in volata il messinese Vincenzo Nibali, che ha confermato importanti segnali di crescita, e Domenico Pozzovivo, che a 39 anni riesce a ricavarsi un importante podio. I tre grandi favoriti per la vittoria finale, alla prima insidia proposta dal percorso, mettono subito le cose in chiaro, lasciando il quarto posto a  Kenny Elissonde (Trek Segafredo).

La straordinaria giornata dei colori siciliani è completata dall’ottavo posto di Filippo Fiorelli. Il portacolori della Bardiani chiude a tre secondi dai primi, molla solo nel finale, ma è bravo a tenere il passo. E domani a questo punto a Piazza Armerina può piazzare l’acuto che tutti aspettano. La corsa era stata caratterizzata da una fuga scattata dopo 30 chilometri dal via dato dalla splendida Palma di Montechiaro. L’ultimo a mollare, dopo aver ripreso Gandin, è Cristian David Rico Lemus, il cui tentativo si neutralizza ai meno 4, quando si accende la mischia e il gran finale suggellato dalla doppietta siciliana.

Caruso, che vittoria!

Magari si sarebbe aspettato una resa dei conti sull’Etna. Invece, questo strappo finale di viale Regina Margherita ha di fatto aperto le danze. Già ieri Caruso aveva lanciato un segnale forte e chiaro sulla sua condizione, giungendo quinto nella volata di Bagheria. Oggi, sfruttando il lavoro di Conci e Fedeli, ha saputo imporsi di forza su un Nibali pronto a mordere. Dopo 11 anni dall’ultima apparizione in Sicilia, Caruso riesce a centrare la vittoria. Un ulteriore tassello al suo definitivo percorso di maturazione, che lo ha portato a chiudere in seconda posizione al Giro di Italia, a trionfare sull’Alpe Motta e a vincere sull’Alto de Velefique nell’ultima Vuelta. Emozioni che non hanno prezzo. “Vincere in Sicilia, davanti alla mia famiglia. Vincere così dà un senso ai miei sacrifici”.

Lo Squalo dello Stretto

La corsa siciliana quindi s’infiamma. Nibali ha lanciato un segnale importante. Che quella condizione, che ha cercato sul Teide dopo il Covid, comincia a vedersi. Non si è risparmiato lo Squalo dello Stretto in queste settimane. Troppa la voglia di gettarsi alle spalle questa prima parte della stagione e di regalarsi un anno importante con la maglia dell’Astana, la squadra dove è ritornato a correre in questa stagione. Ne vedremo delle belle. La classifica è del resto molto corta. Pozzovivo esulta per una prova importante. Sino a qualche mese addietro non aveva una squadra dove poter continuare il suo lavoro. Oggi ringrazia la Wanty dando prova di freschezza atletica. Pozzo è un siciliano di adozione che ha eletto l’Etna come casa ideale per gli allenamenti.

Domani a Piazza Armerina

La tappa da Realmonte a Piazza Armerina

Si parte da Realmonte, la “casa” della suggestiva Scala dei Turchi. Si arriva, dopo 171 chilometri, a Piazza Armerina, con la Villa del Casale patrimonio dell’Unesco. La tappa non presenta grosse insidie altimetriche, ma non dà tregua per tutta la tappa. Si passerà da Canicattì e da Caltagirone che riabbraccia il grande ciclismo a distanza di alcuni anni dalla tappa della corsa rosa vinta da Tim Wellens. Gli ultimi tre km che portano a Piazza presentano una salita breve al 5% e ultimi 1500 in rettilineo. All’aspetto sportivo che vivrà il terzo atto s’intreccia quello turistico e di promozione del territorio siciliano. Un obiettivo che la Regione ha inteso raggiungere, investendo proprio sul ciclismo con la “riesumazione” del Giro di Sicilia, dopo oltre 40 anni, e il ritorno costante del Giro d’Italia che torna tra meno di un mese con la quarta (Avola-Etna) e la quinta (Catania-Messina). Roba da stropicciarsi gli occhi.

(Credit Foto: Filippo Mazzullo)

Nunzio Currenti

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