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Guerra Russia-Ucraina, ora c’è paura, il ruolo della Sicilia nel conflitto

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Guerra Russia-Ucraina, ora c’è paura, il ruolo della Sicilia nel conflitto

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sabato 12 Febbraio 2022

tutti gli Stati membri dell'Ue, incluse Germania, Italia e Francia, invieranno nelle prossime ore una raccomandazione ai loro connazionali a lasciare immediatamente il Paese

Ora c’è davvero paura di una possibile guerra tra Russia e Ucraina. Nella riunione di coordinamento tra gli ambasciatori Ue è emerso che tutti gli Stati membri dell’Ue, incluse Germania, Italia e Francia, invieranno nelle prossime ore una raccomandazione ai loro connazionali a lasciare immediatamente il Paese e a sconsigliare i viaggi in Ucraina.

Gli Stati membri dell’Ue ridurranno lo staff non essenziale delle ambasciate ed è emersa una piena concordanza di vedute sull’importanza di escludere al momento qualsivoglia ipotesi di evacuazione delle ambasciate da Kiev anche quale importante gesto simbolico di sostegno al governo ucraino.

Anche il dipartimento di Stato americano ha ordinato l’evacuzione di gran parte del personale diplomatico Usa presso l’ambasciata di Kiev e ha annunciato la sospensione a partire da domani di tutti i servizi consolari. Rimarrà in servizio presso l’ambasciata solamente il personale strettamente necessario. Lo riportano vari media Usa. Gli Usa avevano già sconsigliato in viaggi nel Paese e chiesto a tutti i cittadini Usa di lasciare l’Ucraina per il rischio di un’imminente invasione russa.

Il ruolo della Sicilia

Da almeno due settimane il tratto di mare a Sud della Sicilia è teatro di un affollamento eccezionale di navi e sottomarini russi provenienti anche da Atlantico e Pacifico che si stanno dirigendo in Mar Nero in coincidenza con l’aggravarsi della crisi ucraina.

A seguire, negli ultimi giorni, anche navi di Paesi Nato come le portaerei americana Truman, la francese Charles De Gaulle e l’italiana Cavour hanno partecipato a una esercitazione Nato (la Neptune strike) ormai conclusa. Sommergibili di Paesi Nato continuano tuttavia a pattugliare canale di Sicilia e Mediterraneo orientale. Le autorità militari e di intelligence non manifestano, tuttavia, alcuna preoccupazione per l’ingorgo di navi militari vicino alle nostre coste.

Lo stesso ministro della Difesa, Lorenzo Guerini si è detto certo che non vi siano rischi reali per la sicurezza nazionale. Dello stesso tenore anche le valutazioni del Copasir guidato da Adolfo Urso. «Semmai – osserva Urso – mi potrei preoccupare per le ultime manovre congiunte navali a largo dell’Oceano indiano tra navi russe, cinesi e iraniane: sarebbe, quello, un segnale di allarme sui rischi che potrebbe correre tutto l’Occidente».

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