Guide turistiche autorizzate, la Sicilia fa il pieno di professionisti

Guide turistiche autorizzate, la Sicilia fa il pieno di professionisti

Antonino Lo Re

Guide turistiche autorizzate, la Sicilia fa il pieno di professionisti

Michele Giuliano  |
domenica 11 Giugno 2023

Il 2022 si chiude con 1.267 guide, con un +6% rispetto all’ultimo albo varato dalla Regione

Continuano gli aggiornamenti periodici dell’albo regionale delle guide turistiche siciliane, e continua a crescere il numero dei professionisti che lo compongono. Sono adesso 1.267 le guide turistiche, a tutto il 2022, iscritte all’elenco ufficiale. La maggioranza di questi parla la lingua inglese, mentre circa 500 parlano il francese, 200 il tedesco, circa 280 lo spagnolo, 30 il portoghese. Numeri ridotti per le guide che parlano arabo, il bulgaro, il catalano, il ceco; sono presenti anche guide per il cinese, il giapponese, il greco. Rispetto all’ultimo aggiornamento, l’albo è cresciuto del 6% di nuovi ingressi.

Trend costante

Si tratta di un trend che si sta mantenendo nel tempo: da 1.101 è passato a 1.191 nel 2021, e quindi ai numeri attuali, dovuti al buon numero di idoneità raggiunte negli esami che si sono tenuti tra l’inverno e la primavera del 2022, a cui hanno partecipato quasi 2 mila candidati, tra Palermo, Catania, Enna e Messina. Si tratta di professionisti con un ruolo cruciale per lo sviluppo del turismo nell’Isola, con una conoscenza certificata delle lingue più diffuse, in grado di soddisfare la richiesta di un turismo culturale consapevole e curioso da parte  molti turisti che approdano sui lidi siciliani sia in estate che nei mesi più freddi. Una necessità, la regolarizzazione del settore, che è diventata improrogabile ed è stata riconosciuta dall’amministrazione regionale solo qualche anno fa, quando il settore ha cominciato a decollare e a richiedere con urgenza la regolamentazione di una professione che per troppi anni è stata in mano ai tantissimi abusivi che hanno fatto un po’ quel che volevano a causa di una normativa non chiara e limpida.

Vuoti legislativi per anni

Non solo un problema meramente burocratico, però, ma un danno non indifferente per tutti coloro che avevano voglia di lavorare onestamente, persi in mezzo a tanti irregolari. Per parecchi anni, infatti, per i vuoti legislativi colmati con enorme ritardo dalla Regione, in molti sono stati costretti a rinunciare a lavorare nel comparto, mentre altri hanno deciso di cimentarsi comunque, in barba alla legge, lavorando in nero, con il risultato di creare una forte concorrenza sleale nei confronti di chi ha cercato comunque di rispettare le regole. Le mancanze degli uffici regionali sono evidenti: se già nel 2004 era entrata in vigore la legge per la regolamentazione del settore turistico, solo nel 2011 è stato predisposto un primo bando, che però si concluse in un nulla di fatto, a causa addirittura di una controversia giudiziaria finita davanti al Tar di Palermo. Era stato, infatti, accolto il ricorso al tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione prima, presentato da alcune guide turistiche già abilitate, le quali contestarono la mancata attivazione dei corsi di aggiornamento da parte dell’assessorato e la conseguente impossibilità di iscriversi all’albo regionale senza dover affrontare un altro concorso.

Il regio decreto

Precedentemente alla promulgazione di questa legge, la possibilità di diventare guida turistica abilitata era ancora regolata dal Regio Decreto n. 448 del 1937, in base al quale era stato indetto l’ultimo concorso, tra il 1999 e il 2000. Si parla, insomma, di quasi vent’anni di vuoto, in un momento in cui il settore turistico ha cominciato a vivere il suo momento di sviluppo e prosperità, necessitando, quindi, di una maggiore attenzione e tutela dei lavoratori e degli utenti. Nella realtà, invece, lo sguardo miope di una amministrazione che non si è interessata del problema, ha provocato tantissimi danni ad un comparto che cresceva a vista d’occhio ma senza alcuna regola o controllo.

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