Debutto alla regia dello sceneggiatore Drew Pierce (“Iron Man 3”) con un film che immagina un futuro non molto lontano in cui le tematiche ambientalistiche sfuggono al controllo delle istituzioni. Una magnetica Jody Foster
HOTEL ARTEMIS
Regia di Drew Pierce. Con Jody Foster (L’infermiera), Sterling K. Brown (Waikiki), Sofia Boutella (Nice)
Usa 2018, 93’.
Distribuzione: 01 Distribution
Debutto alla regia dello sceneggiatore Drew Pierce (“Iron Man 3”), il film immagina un futuro non molto lontano – 2028 – in cui le tematiche ambientalistiche sfuggono al controllo delle istituzioni. Mischiandosi ai manifestanti ad un corte di Los Angeles, criminali feriti raggiungono un luogo sicuro, l’hotel del titolo, nel cui attico esiste un ospedale all’avanguardia ma clandestino, rivolto esclusivamente a chi non può dichiarare la propria identità. A gestirlo una donna chiamata “l’infermiera”.
Pellicola corale e dalla confezione molto originale, “Hotel Artemis” guarda a film di genere dall’alto potenziale d’azione come “John Wick” ma senza accontentarsi di un approccio estetico spiazzante e di un infinito gioco metacinematografico di specchi riflessi.
Certo, l’atmosfera ricreata da fotografia e scenografia sono il cuore del prodotto, avendo almeno la stessa importanza di un cast impreziosito dalla presenza di un’invecchiata e magnetica Jody Foster. Ma è evidente che, pur mantenendo sempre alta l’asticella dell’entertainment puro, il regista abbia un piano più ambizioso.
I riferimenti alle macroquestioni sociali richiamate in apertura, come pure lo scavo psicologico dei personaggi principali sono in questo senso segnali evidenti. Non sempre vincenti, le scelte di sceneggiatura però non sottraggono quasi nulla alla visione, che si mantiene di interesse anche se non emozionante.
Voto: ☺☺1/2☻☻