Nei giorni scorsi il sindaco Lucio Greco ha convocato un vertice per fare il punto della situazione. L’Amministrazione ha chiesto l’aiuto di tutti i cittadini per evitare “che la situazione degeneri”
GELA (CL) – Anche nel nisseno la parabola dei contagi da Coronavirus tende verso l’alto e con essa è tornata la paura. Per questo l’Amministrazione comunale ha deciso di organizzarsi per fronteggiare la meglio la situazione.
Il sindaco Lucio Greco ha convocato un vertice a Palazzo di città per mettere in campo adeguate misure anti Covid: erano presenti i vertici dell’Asp, l’assessore ai Servizi sociali Nadia Gnoffo e i responsabili del Centro operativo comunale.
“I numeri che stiamo registrando in questi giorni – ha detto Greco – non stati raggiunti neppure nel momento del picco della pandemia. Per questo faccio appello alla responsabilità dei giovani e di tutti i cittadini affinché adottino comportamenti adeguati ad arginare il fenomeno che, in questi giorni, si sta ripresentando più pericoloso di prima. Raccomandiamo ai cittadini di indossare mascherine e di osservare le norme relative al distanziamento sociale; per proteggere sé stessi e le proprie famiglie”.
Tutto è gestito in collaborazione con la Prefettura, con i vigili urbani e le Forze dell’ordine, affinché la situazione possa restare sotto controllo. “Mi rivolto ai giovani – ha aggiunto il sindaco – perché se volete bene ai vostri anziani è necessario avere senso civico ed evitate assembramenti. Queste sono le regole fondamentali emesse dalle Autorità regionali e nazionali che tutti siamo tenuti a rispettare. Abbiamo riattivato il Centro operativo comunale per seguire più da vicino l’evoluzione della situazione. Abbiamo rafforzato l’attività di controllo con Polizia, Carabinieri e perché no, anche l’Esercito: il coordinamento è della Prefettura”.
“I dati sono preoccupanti – ha affermato l’assessore Gnoffo – non vogliamo creare allarmismi, ma i numeri sono importanti ed è necessario ricordare quanto deve essere messo in campo. Chiediamo l’aiuto di tutti affinché la situazione non degeneri”.
