La vittima non sarebbe morta per un incidente, come aveva detto in ospedale, ma a causa delle lesioni provocate da una brutale aggressione. La ricostruzione dei militari.
In provincia de L’Aquila, i carabinieri della compagnia di Milazzo (ME), tramite i colleghi di Castel di Sangro (AQ), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Messina, nei confronti di un 57enne, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di “omicidio volontario” ai danni di un 48enne, deceduto l’8 giugno 2023 all’ospedale Fogliani di Milazzo.
Ecco la ricostruzione di quanto accaduto.
Omicidio volontario (e non incidente) a Milazzo, cosa è accaduto
L’operazione è il risultato degli esiti di un’attività investigativa, condotta dai carabinieri della compagnia di Milazzo, da cui è emerso che la morte del 48enne non sarebbe stata riconducibile a un evento accidentale (nello specifico, alle lesioni riportate per un’asserita caduta accidentale dalla bici), come riferito dalla vittima al momento dell’arrivo in ospedale, ma a un’aggressione subìta.
Le indagini dei militari dell’Arma, diretti dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno permesso di risalire alla dinamica dei fatti e acquisire elementi circa la presunta responsabilità dell’arrestato, il quale il 6 giugno scorso, a seguito di una lite per futili motivi, scaturita all’esterno di un bar di Venetico (ME), avrebbe colpito il 48enne, suo conoscente, con una mazza da baseball, provocandogli gravi lesioni anche di organi interni che hanno poi portato al decesso in ospedale.
Dopo l’aggressione, l’uomo, verosimilmente per far perdere le proprie tracce, si è allontanato da Venetico, recandosi in provincia dell’Aquila, dove i militari sono riusciti a localizzarlo e rintracciarlo, per poi eseguire l’arresto. Fino a eventuale sentenza, si ricorda che per l’uomo è valido il principio della presunzione d’innocenza.
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