Inclusivo, comprensivo, plurale - QdS

Inclusivo, comprensivo, plurale

Pino Grimaldi

Inclusivo, comprensivo, plurale

sabato 21 Settembre 2019

“Tre son le cose che piacciono a me”, diceva una canzoncina degli anni ’20 del ‘900, gli stessi nei quali avvennero un sacco di cambiamenti nella vita sociale, politica, artistica.

Ed oggi al momento dell’imbocco del centenario di quel tempo le tre parole del titolo battono moneta in ogni discorso fatto, da chiunque, dalle Alpi a Capo Lilibeo. Si chiama “psitacismo” (pappagallismo) l’uso ripetitivo e costante di alcune espressioni – frasi,parole, gesti – che vengono ficcate dentro e che vorrebbero far pensar in chi li usa avere senso alto letterario. Nel passato abbiamo avuto”nella maniera in cui” e poi “assolutamente” “posso dirle una cosa?” ed altri insetti linguistici ripresi, ahimè, dalla Crusca come forme neologiche che avendo valenza statistica si son dovute inserire. Per cui tutto a posto come accade ad esempio nella vita politica nella quale se v’è un accenno,casuale, alle stupidaggini che si commettono in Costituzione va tutto bene con buona pace della nostra cultura, intelligenza e buon senso. Che manca! E manca perché ormai i capovolgimenti in ogni assetto della nostra vita avvengono on line talché nessuno è portato a vagliare ciò che vuol dire e perché lo vuole dire: una impellenza locutoria, espressiva che è sempre patologica, come lo è nel nostro corpo una impellenza organica non contenibile.

E lo si trova lo psitacismo in ogni parte del mondo perché nessuno vuol passare per superato ma tutti a la page sia pure nella propria lingua, tentando disperatamente di acchiappare al volo una nuova parola o frase o espressione appena usata da altri. Neanche chi per tradizione,educazione o livello di responsabilità è costretto a leggere:basta guardarli, udirli e ci si accorge che alzano gli occhi dal testo e vanno a braccio. Dio ci protegga!

Certo da perdonare perché non sanno quello che fanno, ma il mondo è a livello di kinder garden, asili infantili. Come dimostrano gli avvenimenti in corso: ovunque. In Inghilterra l’andirivieni da partiti politici, programmi, alleanze per il bene comune (in quel caso la brexit) viene chiamata “headless chicken syndrome”, sindrome dei polli cui è stata tagliata la testa,che continuano a volte per un tempo non breve ad andare avanti ed indietro incapaci di capire cosa debbono fare fino a che non stramazzano morti per terra.

E’ ciò che avviene in Italia – vedi i Salvini, Di Maio, Renzi e quanti altri. O con Macron (sarebbe bene che la sua “mammina” non lo lasciasse andar solo!) o Trump che passa le notti a twittare o Kim Un che pedissequamente lancia razzi o in Israele ove si vota ogni tre mesi (non farlo sapere al Quirinale).
Si è perduto ovunque il senso della grammatica-base della logica- che vuole un soggetto, un verbo, un complimento oggetto.

Oggi comincia l’autunno. Nell’emisfero nord senza più afa si può sperare. Ma nessuno pensa a bloccare ciò che oggi è cibo per tutti:lo sviluppo tecnologico nella comunicazione per cui di fatto tutto è “plurale” e la campana di Hemingway suona sempre per tutti: assordante. “Anche la speme ultima Dea fugge… i mortali”!

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017